Ultim’Ora III/198 – Clima: l’Europa brucia.
Ungheria: oltre mille in piazza contro le riforme fiscali di Orbán.
Le piccole imprese contestano una nuova legge che riduce gli sgravi fiscali. Le proteste cadono in un momento in cui il primo ministro Viktor Orban deve affrontare alcune delle sue sfide più difficili. È l’inizio della fine del modello Orban? (Deutsche Welle)
Una quindicina di ex dipendenti della filiale turca della ONG denunciano modalità di gestione discutibili. L’ONG è nota per la gestione di cliniche mobili e progetti di salute mentale per i rifugiati nel nord-ovest della Siria, con circa 16.000 visite mediche al mese a Idlib e 8.000 ad Afrin. Questi programmi sono finanziati dall’Ue e dai governi svizzero e francese per un totale di 15 milioni di euro e quasi 400 dipendenti. (Le Monde)
Il cambiamento climatico è una minaccia per l’economia globale di gran lunga peggiore del covid.
Secondo la società svizzera di riassicurazioni Swiss Re, anno scorso le catastrofi naturali hanno causato globalmente perdite economiche per circa 270 miliardi di dollari. (Swiss Re)
L’Europa brucia: gli incendi boschivi imperversano mentre l’ondata di caldo si fa intollerabile.
Le autorità di protezione civile dell’Unione combattono gli incendi che hanno costretto all’evacuazione migliaia di persone in tutto il continente. (The Guardian)
Giacarta vuole attrarre più visitatori desiderosi di vedere le lucertole giganti per aumentare il suo turismo, ma anche per proteggere l’ambiente intorno al loro habitat. Ma l’ultimo progetto del governo per limitare il numero di persone che vedono le creature portando il biglietto d’ingresso da 10 a 250 dollari fa discutere. (South China Morning Post)
Un predicatore islamico afferma che l’eroe anticolonialista del 19° secolo era un religioso musulmano di nome Ahmad Lussy. Tali affermazioni revisioniste sono sempre più frequenti nel paese a maggioranza musulmana più grande del mondo. (South China Morning Post)
La Russia è a corto di droni. L’Iran medita di intervenire.
L’eventuale fornitura di centinaia di droni iraniani aiuterebbe il Cremlino a ricostituire una flotta fortemente decimata in Ucraina. (The New York Times)
La natura è guarita durante l’antropausa della pandemia?
Le precauzioni per il covid hanno rallentato l’attività umana globale e fornito un’opportunità unica per comprendere meglio i complessi modi con cui danneggiamo le altre specie. (The New York Times)
Il dollaro estremamente forte spinge in basso il resto del mondo.
Il valore del dollaro USA è forte come non mai, svalutando le valute degli atri paesi e sconvolgendo le prospettive di crescita dell’economia globale. (The New York Times)
L’impennata del dollaro potrebbe aiutare la Fed nella lotta all’inflazione.
Ma rende più difficile la vita ad alcuni partner commerciali statunitensi. (The Washington Post)
La guerra dell’informazione della Russia si diffonde nell’Europa orientale.
Per Mosca, la propaganda e le campagne di disinformazione sono un’alternativa altamente conveniente ai tradizionali strumenti di guerra e della diplomazia. (Associated Press)
Ennesima schermaglia diplomatica tra Serbia e Croazia.
Aumentano le tensioni diplomatiche dopo che la Croazia non ha consentito una visita privata del presidente populista serbo al sito di un campo di concentramento della seconda guerra mondiale dove decine di migliaia di serbi sono stati uccisi dalle autorità filo-naziste in Croazia. (Associated Press)
Gli Emirati Arabi Uniti arrestano l’avvocato statunitense di Khashoggi con l’accusa di riciclaggio.
L’avvocato per i diritti civili, che aveva rappresentato il giornalista saudita ucciso, è stato arrestato mentre era in transito all’aeroporto di Dubai. (Al Jazeera)
Il racconto del presidente degli Stati Uniti differisce fortemente dalla versione saudita. (Reuters)
Gli eredi di un sultano del 19mo secolo cercano di sequestrare i beni del governo malese in tutto il mondo nel tentativo di far valere un lodo arbitrale da 14,9 miliardi di dollari, nonostante la sospensione del caso pronunciata da un tribunale francese. A febbraio un tribunale arbitrale francese ha ordinato alla Malesia di pagare la somma ai discendenti dell’ultimo sultano di Sulu per risolvere una controversia su un accordo dell’era coloniale. (Reuters)
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