Ultim’Ora – IV/50 – Il ceceno Ramzan Kadyrov progetta la creazione di un proprio gruppo mercenario sul modello Wagner.
Il presidente messicano Obrador nazionalizza il litio.
L’obiettivo è evitare che questa risorsa possa cadere nelle mani di paesi stranieri. [expreso]
Richiamandosi al populismo e alle precedenti vittorie elettorali della sua ricchissima famiglia, Paetongtarn Shinawatra sta emergendo come la candidata da battere. Paetongtarn, 36 anni, sta conducendo una dura campagna elettorale nelle ricche e popolose roccaforti che in passato hanno votato in massa il partito politico Pheu Thai della famiglia Shinawatra, sperando di ripetere le vittorie che hanno portato al potere prima il padre Thaksin e poi la zia Yingluck. [Bangkok Post]
La Corea del Nord testa un missile balistico intercontinentale per rafforzare la sua capacità di attacco nucleare.
Pyongyang afferma che il suo ultimo test consolida le proprie capacità di attacco nucleare, in risposta alle esercitazioni militari congiunte tra Corea del Sud e Giappone. [The Hill]
Il presidente della commissione per gli affari esteri della Camera, Michael McCaul, dice di sperare che gli Stati Uniti inviino più missili e decidano di dare a Kiev anche aerei da combattimento. [The Hill]
Il ceceno Ramzan Kadyrov progetta la creazione di un proprio gruppo mercenario sul modello Wagner.
L’ascesa della formazione Wagner e di altre forze mercenarie al di fuori delle tradizionali strutture di comando militare un giorno potrebbe costituire una minaccia alla stabilità della Russia. [Reuters]
Un’incursione di aerei israeliani sulla capitale della Siria, Damasco, fa cinque morti.
I missili di Tel Aviv hanno colpito un quartiere centrale densamente popolato. [Al Jazeera]
Il vice primo ministro Yariv Levin afferma che la discussione andrà avanti mentre i manifestanti protestano in tutto il paese per la settima settimana consecutiva. Ora la destra religiosa esorta il governo ad adottare il compromesso suggerito dal presidente Herzog. [The Times of Israel]
Gli allevamenti, non la droga, sono la principale causa di deforestazione dell’Amazzonia colombiana.
Le autorità hanno sempre accusato la coltivazione di coca. Un nuovo studio mostra il contrario. [Nature]
L’area di ghiaccio marino del Polo Sud non è mai stata così ridotta da quando sono iniziate le registrazioni satellitari nel 1979, aggravando gli effetti del cambiamento climatico nella regione e lo scioglimento della calotta glaciale. [National Snow and Ice Data Center]
In Pakistan, la carenza di dollari minaccia la sopravvivenza delle principali imprese.
Mentre Islamabad cerca a tutti i costi di sbloccare un piano di salvataggio dell’Fmi, gli imprenditori chiedono la fine del blocco delle importazioni, temendo la paralisi di interi settori dell’economia. [Le Monde]
In Nigeria i furti di petrolio colpiscono fino al 25% della produzione.
Specialista in criminalità organizzata, Bertrand Monnet analizza, in un’intervista a Le Monde, le fonti dei furti di petrolio e della pirateria nel Delta del Niger. [Le Monde]
I giovani nigeriani propendono per Peter Obi nella corsa per la presidenza.
I sondaggi danno l’uomo d’affari davanti ai due principali partiti nelle elezioni del prossimo fine settimana. Recenti sondaggi suggeriscono che Obi conti tra il 10% e il 40% di vantaggio sui suoi rivali, ma molti esperti avvertono che questo vantaggio potrebbe rapidamente vanificarsi se l’affluenza alle urne sarà bassa. Ciò favorirebbe il candidato del partito al potere, il 70enne Bola Tinubu , il cui slogan è: “Ora tocca a me”. In teoria gli iscritti nelle liste elettorali sono più di 90 milioni, ma solo meno della metà potrà effettivamente farlo. Una vittoria per Obi, un imprenditore di 61 anni prestato alla politica, potrebbe porre fine a decenni di dominio dei due principali partiti al potere da sempre. [The Guardian]
La Tunisia espelle un alto dirigente sindacale europeo.
Il presidente Kaïs Saïed ha ordinato l’espulsione di Esther Lynch, segretaria generale irlandese della Confederazione europea dei sindacati, “rea” di avere rilasciato dichiarazioni che “interferivano con gli affari interni tunisini” durante la manifestazione di protesta di sabato nella città portuale di Sfax. [Associated Press]
I manifestanti, organizzati da un gruppo di recente formazione chiamato Movimento per il popolo e sostenuto dal partito filorusso Shor, chiedono che il nuovo governo filo-occidentale del paese si faccia completamente carico delle bollette del riscaldamento invernale. Alcuni dei manifestanti di Chisinau chiedevano anche le dimissioni della presidente Maia Sandu. [Associated Press]
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