Ultim’Ora – IV/212 – Il colpo di stato in Niger sposta i riflettori sulle miniere d’uranio a cielo aperto del paese.
La giunta di fatto ha ridotto le pene detentive dei due leader civili rispettivamente di sei e quattro anni. Suu Kyi ne beneficia per un totale di cinque accuse. A Win Myint sono state ridotte le restanti condanne per due delle sue accuse. È stata ufficialmente smentita, invece, la notizia circolata nei giorni scorsi secondo cui Suu Kyi sarebbe stata assegnata agli arresti domiciliari in una struttura abitativa governativa a Naypyitaw. [Myamnar Now]
Le truppe di Wagner potrebbero “frapporsi” tra gli stati baltici e gli altri paesi della NATO.
Il gruppo mercenario russo Wagner potrebbe organizzare un attacco per separare gli stati baltici dalla NATO, un’ipotesi “suicida” che al momento viene scartata. [eruonews.]
I due giorni di colloqui nella capitale del Qatar sono concentrati su economia, diritti umani e traffico di stupefacenti. [Al Jazeera]
Mentre l’opinione pubblica è focalizzata sui potenziali conflitti d’interesse di Donald Trump (o del fondo elettorale che sta pagando le spese legali dei suoi sostenitori, alcuni dei quali sono potenziali testimoni), potrebbe emergere anche una questione legale su come quel denaro sia stato raccolto e se le persone che hanno fatto donazioni per la rielezione di Trump intendevano anche finanziarne la difesa legale. [MSNBC]
Le autorità hanno imposto il coprifuoco, sospeso il servizio internet e dispiegato migliaia di paramilitari, dopo che gli scontri comunitari si sono allargati alla città di Gurugram. Le violenze sono iniziate lunedì pomeriggio quando indù e musulmani si sono scontrati nel distretto di Nuh durante una processione religiosa di un gruppo nazionalista indù. [The Tribune]
Un generale palestinese tra gli 11 morti per la violenza settaria nel campo profughi in Libano.
I combattimenti tra Fatah, il partito al governo dell’Autorità palestinese, e i gruppi islamisti sono continuati per il l terzo giorno consecutivo. [The Times of Israel]
Con un intervento radicale, la forza responsabile dell’arsenale nucleare del paese cambia contemporaneamente comandante in capo e commissario politico. L’ex capo della forza Li Yuchao e altri alti comandanti sono stati messi sotto inchiesta. [South China Morning Post]
Per i giovani cinesi l’iscrizione al partito comunista è diventata più difficile e selettiva.
Il numero degli iscritti con età inferiore ai 30 anni è diminuito drasticamente poiché i potenziali membri devono affrontare un processo di selezione molto più rigoroso. [South China Morning Post]
Nell’ultima campagna di “ripulitura” delle reti sociali, la Cina ha bloccato più di 8.000 profili.
La censura di Internet reprime anche le informazioni “false e fuorvianti” relative ad aziende e imprenditori. Numerosi profili chiusi avevano espresso apprezzamenti negativi nei confronti della linea aerea di bandiera. [South China Morning Post]
Mentre la Francia si prepara a evacuare i suoi cittadini, i regimi golpisti del Burkina Faso e del Mali hanno affermato che avrebbero considerato qualsiasi operazione militare da parte di altre nazioni dell’Africa occidentale per reintegrare il presidente eletto come una “dichiarazione di guerra”. [The New York Times]
Il colpo di stato in Niger punta i riflettori sulle miniere d’uranio a cielo aperto del paese.
Nel crescendo retorico antifrancese, la giunta avrebbe minacciato di sospendere le esportazioni di uranio verso la Francia. Il Niger è il settimo produttore mondiale di uranio, possiede i minerali di uranio di alta qualità ed è uno dei principali esportatori di uranio in Europa. La Francia importa l’uranio nigeriano per alimentare la propria industria nucleare civile. Una dichiarazione del ministero degli Esteri francese afferma che un calo dell’uranio nigerino avrebbe un impatto minimo perché “le fonti di approvvigionamento francesi sono estremamente diversificate”, ma l’impasse potrebbe avere una sorta di effetto valanga, costringendo i governi europei a riconsiderare ulteriori azioni punitive contro la Russia, uno dei maggiori esportatori mondiali di uranio. [The Washington Post]
Dopo una massiccia frode sui passaporti ungheresi, gli Stati Uniti aumentano i controlli sui visti.
Gli Stati Uniti limiteranno l’accesso degli ungheresi al programma di esenzione dal visto dopo che cittadini stranieri hanno utilizzato passaporti ottenuti in modo fraudolento per entrare nel paese. La decisione arriva sullo sfondo di un rapporto sempre più litigioso tra Ungheria e Stati Uniti per la posizione di Budapest sulla guerra in Ucraina e per i timori accresciuti di spionaggio russo in Occidente. Circa 700 non ungheresi avevano ottenuto passaporti fraudolenti intestati a identità false; di essi almeno 65 sono entrati negli Stati Uniti grazie al programma di esenzione dal visto. [The Washington Post]
“Ancora più insidioso dell’NRA”: una lobby delle armi statunitensi diventa sempre più potente.
La National Shooting Sports Foundation ha sostenuto in modo aggressivo gli interessi dei produttori di armi e sta iniziando a eclissare il suo più grande rivale, azzoppato dagli scandali, la National Rifle Association. [The Guardian]
Il servizio tra Stromness, Hoy e Graemsay è il primo con droni della posta reale. [The Guardian]
Anche altre navi sono attualmente nel Mar Nero, nonostante le minacce russe di prendere di mira qualsiasi nave, militare o civile, che tenti di raggiungere un porto ucraino. [Le Monde]
In Polonia il governo promette un referendum sull’accoglienza dei profughi in Europa.
Il partito Legge e Giustizia vuole mettere la politica migratoria al centro del dibattito delle elezioni autunnali, il cui esito è incerto. [Le Monde]
In Messico, la compagnia petrolifera pubblica Pemex avrebbe occultato fughe di idrocarburi.
Ricercatori hanno evidenziato la presenza di una marea nera di 400 chilometri quadrati al largo di Ciudad del Carmen. [Le Monde]
La società di sicurezza informatica Halcyon, con sede in Texas, afferma che una società chiamata Cloudzy ha affittato dello spazio server e lo ha rivenduto a non meno di 17 diversi gruppi di pirati sponsorizzati da Cina, Russia, Iran, Corea del Nord, India, Pakistan e Vietnam. [Reuters]
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