Ultim’Ora – V – 327 – I piccoli stati insulari chiedono alla Corte Internazionale di Giustizia risarcimenti per i cambiamenti climatici.

El Salvador: la Chiesa cattolica chiede al presidente Bukele di non abrogare la legge che vieta l’estrazione di metalli.

L’arcivescovo José Luis Escobar Alas ha chiesto ufficialmente al governo del presidente Nayib Bukele di non abrogare una legge in vigore dal 2017 che vieta l’estrazione di metalli nel paese centroamericano, perché così facendo, ha avvertito, “danneggerebbe il paese per sempre.” L’estrazione dei metalli è considerata una minaccia ambientale a causa dell’eccessiva domanda di acqua e del drenaggio di metalli pesanti e rifiuti tossici come mercurio e cianuro. Giorni fa, il presidente Bukele si era pronunciato a favore dell’estrazione dell’oro, definendo assurdo il divieto di estrazione dei metalli in vigore da sette anni. [La Prensa Grafica]

Brasile: l’attività mineraria degli indigeni complica la lotta all’oro illegale.

Il coinvolgimento degli indigeni nell’estrazione illegale dell’oro, attirati dalla prospettiva di soldi facili, rende più ardua la lotta degli agenti ambientali e della polizia contro l’attività mineraria selvaggia in Amazzonia. Il territorio di Munduruku, una riserva grande quanto la Svizzera sul fiume Tapajos, importante affluente del Rio delle Amazzoni, è diventato un punto caldo per l’attività mineraria illegale. [Terra.com.br]

I piccoli stati insulari chiedono giustizia per i cambiamenti climatici al tribunale delle Nazioni Unite.

Un processo d’importanza storica davanti la Corte internazionale di giustizia (ICJ) potrebbe aprire la strada ad altri contenziosi sui cambiamenti climatici e richieste di indennizzi per gli stati più poveri e vulnerabili. I giudici dovranno decidere se i paesi che hanno “causato danni significativi al sistema climatico e all’ambiente” possano essere legalmente responsabili per i danni arrecati ai piccoli stati insulari in via di sviluppo. Noto come SIDS, questo raggruppamento di 39 stati e 18 membri associati è considerato dall’ONU particolarmente esposto ai rischi del cambiamento climatico. [euronews.]

A Riyadh si apre il più grande incontro ONU sulla desertificazione.

Il degrado del suolo aumenta di un milione di chilometri quadrati all’anno. Uno studio chiede una correzione di rotta per evitare che l’abuso del suolo “comprometta la capacità del pianeta di sostenere il benessere umano e ambientale”. Al vertice di Riyadh, in Arabia Saudita, partecipano 200 nazioni nell’ambito della convenzione ONU sulla lotta alla desertificazione (UNCCD). [Arab News]

Le milizie irachene entrano in Siria per dare manforte all’esercito di Assad.

Almeno 300 combattenti, principalmente dei gruppi Badr e Nujabaa, hanno attraversato il confine con la Siria ufficialmente per difendere un santuario sciita. [Reuters]

Minacciato dal cambiamento climatico, il Canale di Panama ha grandi progetti per combattere la siccità.

Le rigogliose valli fluviali di El Zaino e La Arenosa, nella parte occidentale di Panama, dove vivono centinaia di famiglie che si guadagnano da vivere con l’agricoltura, la pesca e l’allevamento, potrebbero presto essere sommerse da un enorme bacino artificiale progettato per garantire l’operabilità del Canale di Panama di fronte al cambiamento climatico. Tres Hermanas, con le sue fattorie, due scuole, chiese e una clinica medica, è una delle decine di città che scomparirebbero nei prossimi sei anni se l’ambizioso progetto da 1,6 miliardi di dollari della società del canale di proprietà statale andasse in porto. [Reuters]

Irlanda: i partiti di centrodestra Fianna Fáil e il Fine Gael cercano una terza gamba per continuare a governare.

Con quasi tutti i 174 seggi del parlamento assegnati, dopo tre giorni di conteggio delle schede elettorali, il Fianna Fail può contare su 46 parlamentari e il Fine Gael su 38, insufficienti ad assicurare gli 88 voti necessari per una maggioranza senza il sostegno di un terzo partito. Le trattative potrebbero essere molto lunghe. [Irish Times]

Romania: i partiti di sinistra vincono le elezioni parlamentari, mentre permane l’incertezza sulla presidenza della repubblica.

I partiti centristi e di sinistra hanno respinto l’ondata della destra nazionalista nelle elezioni parlamentari di domenica. I risultati elettorali indicano la possibilità di un governo filo-UE e filo-NATO, anche se i partiti estremisti e sovranisti hanno conquistato oltre un terzo dei seggi. [Libertatea]

La Corte Costituzionale rumena ha convalidato il primo turno delle elezioni presidenziali. Călin Georgescu ed Elena Lasconi si affronteranno al secondo turno.

I giudici hanno respinto, all’unanimità dei voti, in quanto infondata, l’istanza di annullamento delle elezioni del 24 novembre. [Libertatea]

Belgio: a conclusione del processo per il rapimento di bambini meticci in Congo, tra il 1946 e il 1950, lo stato belga condannato per crimini contro l’umanità.

Cinque donne di madre congolese e padre belga, nate in Congo quando il paese era ancora colonia, avevano intentato un’azione civile davanti al tribunale di Bruxelles. La Corte d’appello ha condannato lo stato a risarcire le cinque ricorrenti, riconoscendo che il loro sequestro costituiva un crimine contro l’umanità. [Le Soir]

Guinea: decine di morti per la calca durante una partita di calcio.

Almeno 56 morti nella seconda città più grande della Guinea, N’Zerekore, quando i tifosi rivali hanno preso d’assalto il campo in seguito a una controversa decisione arbitrale. [Al Jazeera]

Georgia: un esponente dell’opposizione arrestato dopo la quarta notte di proteste.

La polizia georgiana ha arrestato Zurab Japaridze, importante esponente della Coalizione per il Cambiamento, il più grande partito di opposizione del paese. Japaridze è una delle oltre 200 persone arrestate durante le quattro notti consecutive di proteste per la decisione del governo di sospendere i negoziati per l’adesione all’Unione Europea. [Voice of America]

Nove stabilimenti Volkswagen in sciopero mentre si approfondisce la frattura tra lavoratori e dirigenti.

A Braunschweig, Wolfsburg e Salzgitter, i lavoratori di nove stabilimenti Volkswagen hanno iniziato una serie di scioperi di due ore, bloccando le linee di produzione mentre sindacati e dirigenti si scontrano sul futuro della più grande casa automobilistica europea. [Braunschweiger Zeitung]

La Norvegia costretta a sospendere i progetti di estrazione mineraria nelle profondità dell’Artico.

Un piccolo partito socialista di sinistra minaccia di bloccare il bilancio se il governo rilascerà licenze per l’esplorazione nelle profondità dell’Artico. L’accordo è stato raggiunto dopo che il partito Socialist Left (SV) ha minacciato di votare contro il bilancio del governo se non fosse stato bloccato il primo giro di licenze per l’esplorazione mineraria in acque profonde, previsto per la prima metà del 2025. [The Guardian]

Australia: tredici incriminati dopo che la polizia ha sventato la più grande importazione di cocaina nella storia del paese.

Droga con un valore stimato di 760 milioni di dollari sequestrata al largo dell’isola di K’gari, nel Queensland. [The Guardian]

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