Sudan: un’unità paramilitare attacca un villaggio e fa 124 morti.
L’incidente segue la defezione del comandante delle RSF di Al-Jazirah, la regione dove avrebbe avuto luogo il massacro. Da allora gli attacchi delle RSF sono aumentati. [CNN]
Cosa farà l’Iran dopo gli attacchi israeliani? Alcuni dicono “nulla”.
Israele riferisce che nell’operazione sono stati presi di mira 20 siti militari. Come Washington aveva chiesto, Benjamin Netanyahu avrebbe optato per una serie limitata di attacchi ad obiettivi militari convenzionali. Un attacco più esteso a infrastrutture critiche, come petrolio, elettricità o impianti nucleari, avrebbe certamente spinto l’Iran verso una reazione crescente. [euronews.]
The Washington Post non è l’unico grande giornale a fare questa scelta, anche se la redazione si è espressa a favore di Kamala Harris. Anche il Los Angeles Times ha deciso di tenere la stessa linea. I due quotidiani hanno in comune l’appartenenza ad un grande imprenditore: Il Post appartiene a Bezos; il Los Angeles Times è proprietà del magnate della sanità Patrick Soon-Shiong. Secondo il direttore del Post, William Lewis, la decisione è solo in frutto della volontà di tornare ad una politica di equidistanza che il quotidiano aveva seguito fino al 1988. Secondo alcuni osservatori, invece l’equidistanza riflette la paura per le eventuali “vendette” di Trump.
I ripetuti oscuramento preoccupano i cittadini per il cibo, l’approvvigionamento idrico e lo stesso futuro dell’isola. [The Guardian]
Lo scrittore, ex soldato ed ex prigioniero russo Stanislav Asseyev sottolinea la disperazione dei combattenti ucraini ed è allarmato per la difficoltà di mobilitare nuove truppe contro la Russia. [Le Monde]
Gabon: il generale Brice Oligui Nguema si cuce una costituzione su misura.
Il popolo gabonese si esprimerà il 16 novembre in un referendum sulla nuova Legge fondamentale, un testo “che concentra tutti i poteri nelle mani di un solo uomo”, secondo alcuni oppositori. [Le Monde]
Tra Algeria e Marocco, una “guerra dei gasdotti”, un miraggio più che una prospettiva.
I due fratelli nemici del Maghreb si scontrano ferocemente su due progetti concorrenti per il trasporto del gas dalla Nigeria verso l’Europa, anche se la loro fattibilità è molto discutibile. [Le Monde]
Pakistan: un attentato suicida nel Waziristan settentrionale lascia sul campo otto morti.
L’attacco è avvenuto nella città di Mir Ali nel distretto del Waziristan settentrionale del Khyber Pakhtunkhwa. I militanti alleati con il Tehrik-i-Taliban Pakistan, o TTP, hanno rivendicato la responsabilità dell’attentato. [Aaj Tak]
Cosa ha causato una marea inaspettata e da record sulla costa orientale della Cina?
Un evento meteorologico estremo lunedì ha lasciato gran parte della costa orientale sott’acqua. Gli esperti cercano di capire. [South China Morning Post]
La Commissione elettorale centrale ha comunicato che il partito al governo Sogno georgiano sarebbe in testa sul voto espresso elettronicamente, un risultato che le opposizioni contestano e che comunque non gli consentirebbe di formare un governo. [Associated Press]
Il pluriennale processo sinodale aveva acceso grandi speranze di cambiamento, soprattutto tra le donne, che da tempo lamentano di essere trattate come fedeli di seconda categoria. Le donne non possono accedere al sacerdozio né alle più alte posizioni ministeriali nella Chiesa cattolica, eppure svolgono la parte principale nel gestire ospedali e scuole cattoliche e nel trasmettere la fede alle generazioni future. Il massimo esponente dottrinale del Vaticano, il cardinale Victor Manuel Fernandez, ha spiegato all’assemblea straordinaria che papa Francesco ritiene che il momento per consentire l’ordinazione delle donne come diaconi nella chiesa “non si ancora maturo”. [Associated Press]
Gli attacchi aerei israeliani hanno colpito degli edifici dove l’Iran miscela il carburante solido per i missili balistici, secondo valutazioni separate di due ricercatori americani. [Reuters]
Il cambiamento climatico sta accendendo una miccia sotto i vulcani islandesi?
Gli scienziati cercano di capire se il rapido ritiro dei ghiacciai potrebbe causare un’ondata di eruzioni mentre il magma si accumula sotto l’Islanda e, in tal caso, se lo stesso possa accadere nei vulcani coperti di ghiaccio in tutto il mondo, mettendo a rischio molte vite. [Reuters]
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