Vietnam: il tifone Yagi lascia almeno quattro morti e 78 feriti.
Yagi, il terzo tifone a colpire il Vietnam quest’anno, ha toccato terra nella città di Haiphong e nella provincia di Quang Ninh, lungo la costa settentrionale del paese, con venti fino a 149 chilometri orari. [The Saigon Times]
Secondo gli Stati Uniti, l’Iran avrebbe inviato missili balistici alla Russia.
L’Iran avrebbe inviato missili balistici a corto raggio alla Russia, secondo funzionari statunitensi ed europei, una decisione che fornisce a Mosca un altro potente strumento militare nella sua guerra contro l’Ucraina, mentre si intensificano gli attacchi missilistici contro città e infrastrutture ucraine. [The Wall Street Journal.]
La polizia indonesiana arresta sette persone per un fallito complotto per uccidere Papa Francesco.
Sette persone sono state arrestate a Giacarta e nelle città periferiche di Bogor e Bekasi, nella provincia di Sumatra Occidentale e nella provincia delle isole Bangka Belitung. Uno degli arrestati, che presumibilmente appartiene a un gruppo terroristico, era arrabbiato per la visita del pontefice alla moschea Istiqlal di Giakarta. [The Straits Times]
Taiwan: confermato l’arresto dell’ex candidato alla presidenza Ko Wen-je accusato di corruzione.
Ko Wen-je, già candidato alla presidenza di Taiwan e ex-sindaco della capitale Taipei, è stato arrestato per una seconda volta nel quadro di una vasta indagine per corruzione, dopo che un collegio legale aveva annullato un precedente ordine di scarcerazione. Il caso di Ko riguarda presunti favori e pagamenti illegali da parte di una rete di imprenditori e politici locali, venuti alla luce per un progetto di riqualificazione urbana che avrebbe fruttato agli investitori enormi. [Taipei Times]
Le autorità russe hanno annunciato l’evacuazione dell’area. [Kyiv Post]
Boris Johnson sulla graticola per i suoi affari con un imprenditore dell’uranio.
L’ex primo ministro britannico è altresì indagato per aver assunto l’ex assistente Charlotte Owen come vicepresidente nonostante la sua mancanza di esperienza nel settore energetico. [The Guardian]
“La nomina di Michel Barnier a Matignon significa la continuazione del “macronismo” o la sua fine?»
L’ex ministro di Jacques Chirac ha mostrato fin dall’inizio di non avere intenzione di ridursi al ruolo di “collaboratore”. Emmanuel Macron spera conservare le redini del governo. [Le Monde]
Come Telegram è diventato il la corte dei miracoli della criminalità.
Banconote false, droga, pornografia infantile… Anche se Pavel Durov insista nel dire che la sua piattaforma è moderata, bastano pochi clic per scoprire una quantità impressionante di attività illecite. [Le Monde]
India: 6 morti nello stato di Manipur mentre la violenza etnica aumenta.
Sei persone, tra cui un civile, sono state uccise durante lo scoppio di nuove violenze tra due comunità etniche in guerra nello stato indiano nord-orientale del Manipur. La comunità maggioritaria meitei e la tribù kukisi si sono scontrate sporadicamente dall’anno scorso dopo che un tribunale ha ordinato al governo statale di prendere in considerazione l’estensione di speciali benefici economici e quote negli impieghi governativi e nelle quote di ammissione alle scuole superiori di cui godono i kuki anche ai meitei. [The Sangai Express]
Negli oltre 30 anni trascorsi da quando la nave cinese Yinhe è rimasta bloccata in acque internazionali, perché il suo sistema di posizionamento globale (GPS) era stato bloccato dagli Stati Uniti, la seconda economia mondiale ha sviluppato la propria rete di navigazione satellitare per catturare una quota del mercato redditizio e altamente tecnologico e garantire che un incidente del genere non si ripeta mai più. Mentre la portata del suo sistema cresce e inizia a eguagliare quella del suo rivale americano, crescono anche le ambizioni di Pechino. Vuole che BeiDou, che prende il nome dalle sette stelle luminose nel cielo settentrionale utilizzate dai marinari per orientarsi in epoca pre-satellite, attragga abbastanza utenti internazionali da poter scalfire il dominio decennale della rete GPS gestita dagli Stati Uniti. [South China Morning Post]
Il governo del Venezuela ha dichiarato che il Brasile non può più rappresentare gli interessi diplomatici dell’Argentina nel paese, mettendo a rischio diversi oppositori antigovernativi che da mesi sono rifugiati nella residenza dell’ambasciatore argentino. Il ministero degli esteri del Venezuela afferma di essere stato costretto ad agire in base a quella che ha definito una prova, non fornita, secondo cui coloro che hanno cercato rifugio nella missione diplomatica argentina stanno cospirando per compiere atti “terroristici”, tra cui l’assassinio del presidente Nicolas Maduro e del suo vicepresidente. [Associated Press]
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