Ultim’Ora – V – 207 – Indonesia: il presidente inizia a trasferirsi dalla nuova capitale Nusantara nonostante i ritardi nei lavori,

Venezuela: l’Organizzazione degli Stati Americani non riconosce la vittoria di Maduro e l’invita ad “accettare la sconfitta”.

L’organizzazione internazionale ha indicato che se non lo farà sarà necessario indire nuove elezioni. Il regime di Nicolás Maduro ha espulso le missioni diplomatiche di sette paesi dell’America Latina che avevano espresso preoccupazione per i risultati annunciati domenica delle elezioni presidenziali nel paese e chiedevano chiarezza sui dati elettorali. [El Universal]

Allerta in Messico: 600 persone fuggono in Guatemala a causa della violenza armata nel Chiapas.

Il presidente del Guatemala, Bernardo Arévalo, riferisce che quasi 600 messicani sono entrati nel suo paese, in fuga dalla violenza nello stato del Chiapas, nel sud del Messico. [TN8, Nicaragua]

Il primo ministro spagnolo Sánchez accusa il giudice Peinado di prevaricazione.

Il capo dell’esecutivo si è avvalso della facoltà di non testimoniare davanti al magistrato, che si era presentato alla Moncloa, sede della presidenza del consiglio, per interrogarlo nell’ambito dell’indagine in corso a carico di sua moglie.  [El País]

India: frane devastanti colpiscono il distretto di Wayanad, nella parte nord-orientale del Kerala.

Circa 120 morti sono stati confermati dalle autorità per le massicce frane innescate dalle forti piogge che hanno colpito il distretto di Wayanad durante la notte. [Mathrubhumi]

Libano: Hezbollah sposta missili ad alta precisione per eventualmente rispondere ad un massiccio attacco di Israele.

Hezbollah ha iniziato a posizionare missili ad alta precisione mentre Israele minaccia di lanciare una rappresaglia sul Libano dopo l’attacco del fine settimana che ha ucciso 12 bambini nel villaggio druso settentrionale di Majdal Shams. Nella serata di ieri, con un’incursione su Beirut, gli israeliani hanno cercato di uccidere Fu’ad Shukr, noto anche come al-Hajj Mohsin, responsabile dell’attacco di  Majdal Shams, ma non è certo che l’operazione sia riuscita. [The Times of Israel]

Erdoğan dice che la Turchia invierà le sue forze se Israele dovesse occupare il Libano.

Retorica a parte, Erdoğan potrebbe sostenere indirettamente i palestinesi attraverso aiuti e armi. [The Jerusalem Post]

Etiopia: la moneta etiope, il birr, si svaluta inizialmente del 30% mentre il governo introduce un regime di cambio basato sul mercato.

La Banca nazionale dell’Etiopia ha annunciato il passaggio a un regime di cambio basato sul mercato come parte di una revisione importante del sistema di cambio estero del paese. La decisione s’inquadra nel programma di riforma macroeconomica dell’Etiopia. Il consiglio esecutivo del FMI, intanto, ha approvato un accordo quadriennale di estensione della linea di credito da 3,4 miliardi di dollari all’Etiopia. [Addis Standard]

Cina: Xi Jinping vuole misure più rapide per aumentare i consumi interni.

Il Politburo riconosce che l’insufficienza della domanda interna frena la crescita del paese. [Financial Times]

La Turchia approva una legge per l’abbattimento dei cani randagi.

Gli animalisti temono che la nuova legge porterà al massacro di circa 4 milioni di cani. Secondo un rapporto pubblicato a giugno da un’associazione che si batte per la rimozione dei cani randagi dalle strade, negli ultimi due anni più di 100 persone, tra cui 50 bambini, sarebbero morte a causa di attacchi di cani o in incidenti stradali causati da cani randagi. [Al Monitor]

La Grecia vieta gli spostamenti del bestiame dopo i focolai di peste dei piccoli ruminanti (PPR).

Confermati 22 casi di PPR, con 20 casi rilevati in Tessaglia, Grecia centrale, a Corinto, nel Peloponneso e in Attica. Ad oggi, sono stati macellati 10.768 capi. Altri 2.000 capi saranno abbattuti nei prossimi giorni. [E Kathimerini]

Migliaia di serbi protestano contro il progetto minerario di Rio Tinto per l’estrazione del litio approvato dalla UE.

Migliaia di persone si sono radunate nella città serba di Sabac per protestare contro il progetto di estrazione del litio di Rio Tinto, per timore che possa causare danni ambientali. Il litio, considerato un materiale critico dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti, viene utilizzato nelle batterie per veicoli elettrici e nei dispositivi mobili. Anche esponenti della chiesa ortodossa si sono pronunciati contro il progetto. [N1]

Corea del Nord: Kim Jong Un riprende peso. I suoi collaboratori cercano nuovi farmaci all’estero.

Il leader nordcoreano Kim Jong Un pesa circa 140 chilogrammi e sembra avere problemi di salute correlati con l’obesità, come ipertensione e diabete. Il quarantenne Kim, noto per il suo forte consumo di alcol e tabacco, proviene da una famiglia con una lunga storia di problemi cardiaci. Sia il padre che il nonno sono morti per problemi cardiaci. La figlia di Kim, intanto, verrebbe preparata “intensivamente” per succedergli. [CBS]

Indonesia: il presidente inizia a trasferirsi dalla nuova capitale Nusantara nonostante i ritardi nei lavori.

Il presidente uscente Joko Widodo è preoccupato per i ritardi di Nusantara che, il mese prossimo, ospiterà le celebrazioni del Giorno dell’Indipendenza al posto di Giacarta. [The Jakarta Post]

Un farmaco per la perdita di peso potrebbe contribuire a rallentare il declino cognitivo dell’Alzheimer.

Il liraglutide sembra ridurre il restringimento del cervello nelle persone con Alzheimer in fase iniziale. [The Guardian]

L’energia eolica e solare superano i combustibili fossili e forniscono già il 30% dell’elettricità dell’UE.

Un rapporto rileva che, per la prima volta nel 2024, 13 stati membri hanno generato più energia dall’energia eolica e solare rispetto al carbone e al gas. . [The Guardian]

L’Algeria ritira l’ambasciatore in Francia per il sostegno di Emmanuel Macron al piano marocchino di autonomia del Sahara Occidentale.

Il Sahara Occidentale, ex colonia spagnola, è di fatto controllato dal Marocco, che propone un piano di autonomia sotto la propria sovranità. L’autonomia della regione è sostenuta anche dai separatisti sahrawi del Fronte Polisario che chiedono un referendum di autodeterminazione, previsto durante un cessate il fuoco nel 1991, ma mai organizzato. L’ONU considera questo territorio, con le sue ricche acque ittiche e significative riserve di fosfato, come un “territorio non autonomo”. [Le Monde]

Uganda: 36 membri di un partito di opposizione incriminati per terrorismo.

I principali attivisti del Forum for Democratic Change sono stati arrestati dopo essere stati espulsi dal vicino Kenya, dove si erano recati per un corso di formazione. [Le Monde]

Filippine: gli USA promettono 500 milioni di dollari in aiuti militari a Manila, rischiando l’ira di Pechino.

Il finanziamento servirà a modernizzare le forze armate di Manila mentre crescono i dissapori con Pechino nel Mar Cinese Meridionale. [South China Morning Post]

Trump non arretra dalla linea “Con me non occorrerà più votare”.

Donald Trump ha ripetuto che se a novembre i cristiani voteranno per lui, non sarà più necessario votare senza chiarire il senso della dichiarazione. [The New York Times]

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