Ultim’Ora – V – 206 – Non bombardate Beirut: gli Stati Uniti frenano la risposta di Israele per la strage del Golan.

Tensione in Venezuela: come si temeva, l’autorità elettorale, controllata dal governo, assegna la vittoria a Maduro. L’opposizione contesta.

L’organo elettorale attribuisce al leader chavista il 51,2% dei voti contro il 44,2% per Edmundo González. Secondo l’opposizione, invece, Gonzales avrebbe ricevuto il 70% dei voti. Stati Uniti, Unione Europea, Cile e Colombia s’interrogano sui i risultati reali e chiedono un riconteggio trasparente di tutti i voti. [El País]

Francia: le reti in fibra ottica di diversi operatori sono state sabotate.

I dipartimenti interessati sono Bouches-du-Rhône, Aude, Oise, Hérault, Mosa e Drôme. La situazione sembrava essere tornata alla normalità alla fine della mattinata, grazie al forte calo delle interruzioni segnalate dagli utenti di internet. [Le Monde]

La piccola Lituania è diventata un gigante del trasporto au ruota europeo. Come ha fatto?

Profittando del mercato unico europeo, i camionisti lituani hanno preso il controllo del mercato attraverso il “dumping sociale”, come nel caso del colosso del settore Girteka. [Le Monde]

In Argentina, il presidente Javier Milei ha già licenziato migliaia di dipendenti pubblici. Come aveva promesso.

Il governo argentino ha escogitato un sistema per ridurre il numero di contratti di lavoro nel servizio pubblico, nonostante gli ostacoli legislativi. Il 5 luglio è stato nominato un ministro per la deregolamentazione e la trasformazione dello Stato.  In totale, secondo l’Istituto nazionale di statistica, tra dicembre e fine maggio la pubblica amministrazione nazionale ha già perso 25.000 dipendenti, a cui si aggiungono tra 2.500 e 5.000 contratti non rinnovati a fine giugno. [Le Monde]

Sudan: entrambe le parti in guerra commettono “violenze sessuali diffuse”.

Uomini armati della famigerata milizia hanno scorrazzato per la capitale sudanese commettendo “innumerevoli” stupri di gruppo anche su bambine di appena nove anni. Alcuni casi di violenza sessuale e di genere sono stati così gravi da causare la morte delle vittime. [Al Jazeera]

Colpite negli occhi, le vittime della violenza delle proteste in Bangladesh affrontano un futuro buio.

Centinaia di manifestanti e passanti sono stati colpiti negli occhi da proiettili sparati dalle forze di sicurezza e potrebbero perdere la vista, un segno indelebile del caos che ha travolto la nazione all’inizio di questo mese. [Al Jazeera]

Iran: la nomina dei membri del governo e la ridistribuzione delle cariche negli enti statali scatena una guerra di potere senza precedenti,

I conservatori vogliono mantenere il controllo sulle entità statali da cui provengono i fondi pubblici e gli stanziamenti. Diversi ministri del governo uscente di Raisi e alcuni assistenti del presidente del parlamento Mohammad Bagher Ghalibaf si sono scontrati duramente per tutta la settimana sulla posizione di vertice presso l’ufficio di revisione contabile del parlamento iraniano, organo che svolge un ruolo cruciale nella distribuzione dei fondi statali.  [Iran International]

Il Pakistan arresta il leader di un partito radicale con l’accusa di aver ordinato l’uccisione del giudice capo.

Zaheerul Hassan Shah, vice capo di un partito islamista radicale, è stato arrestato dopo la circolazione in rete di un video che lo mostra mentre dice a un raduno di sostenitori del Tehreek-e-Labaik Pakistan che avrebbe personalmente donato 10 milioni di rupie (36.000 $) a chiunque avesse decapitato Qazi Faez Esa, il giudice capo della Corte Suprema, per il suo presunto sostegno alla comunità minoritaria Ahmadi. Il parlamento pakistano aveva dichiarato gli Ahmadi “non musulmani” nel 1974. Da allora, sono stati ripetutamente presi di mira dagli estremisti islamici. [Pakistan Observer]

La Cina, sferzata da forti piogge e inondazioni, evacua migliaia di persone a causa del tifone Gaemi.

I livelli d’acqua “record” hanno fatto crollare le dighe nella centrale provincia di Hunan. 15 persone sono state uccise e altre sei ferite dopo che una grave frana innescata da forti piogge ha spazzato via una struttura ricettiva nella città di Hengyang. [South China Morning Post]

Le Nazioni Unite affermano che La Cina potrebbe perdere più della metà della sua popolazione entro la fine del secolo.

Il collasso demografico della popolazione cinese potrebbe far tornare il paese a una dimensione paragonabile a quella della fine degli anni ’50. [South China Morning Post]

L’uso globale dello yuan cinese è in forte aumento, battendo sterlina e yen nelle graduatorie internazionali.

L’uso estero del renminbi cinese è “robusto” rispetto ad altre valute chiave grazie al ruolo fondamentale nelle catene di fornitura, secondo uno studio fresco di pubblicazione. [South China Morning Post]

L’Unesco aggiunge il complesso minerario giapponese dell’isola di Sado alla lista del patrimonio mondiale dell’umanità.

La Corea del Sud si era inizialmente opposta perché il sito ricorda troppo il lavoro forzato al quale furono sottoposti numerosi coreani durante la Grande Guerra. [Nikkei]

UE: i casi di frode ed etichettatura ingannevole dell’olio d’oliva raggiungono un livello record.

Cinquanta potenziali casi sono stati segnalati solo nei primi tre mesi di quest’anno, mentre l’aumento dei costi porta alla crescita del mercato parallelo, A partire dal 2018, il prezzo dell’olio d’oliva è più che raddoppiato dal 2018. Con l’aumento del prezzo, è aumentato anche il numero di “notifiche UE transfrontaliere”, che includono casi di etichettatura errata, potenziali frodi e possibile presenza di contaminati. [The Guardian]

USA: Biden propone una riforma della Corte Suprema e un emendamento per limitare l’immunità dei presidenti.

Biden, che ha sempre resistito alle richieste di riforma della Corte Suprema, ha proposto importanti cambiamenti che vanno dall’istituzione di un codice etico, alla limitazione del mandato dei giudici e un emendamento costituzionale che limiterebbe la recente decisione dei giudici sull’immunità presidenziale. È del tutto improbabile che la proposta venga approvata da un Congresso fortemente diviso con le elezioni alle porte, ma le sue idee potrebbero comunque accendere il dibattito, mentre la fiducia del pubblico nella corte ha raggiunto il minimo storico. Gli emendamenti costituzionali, inoltre, debbono affrontare ostacoli ancora più difficili: la proposta, infatti, deve ottenere il sostegno di due terzi sia della Camera che del Senato e poi essere ratificata da tre quarti dei parlamenti statali. Nessun nuovo emendamento è stato approvato negli ultimi 30 anni. [The Washington Post]

Un numero crescente di migranti dalla Cina bussa al confine messicano degli Stati Uniti, mettendo alla prova Biden e Xi.

Spinti in parte dalle ricadute economiche e politiche dei lunghi confinamenti per il covid in Cina, a Washington gli arrivi cinesi sono diventati un punto critico politico e di sicurezza nazionale. [The Washington Post]

Lufthansa, Air France, Transavia… Alcune compagnie sospendono i voli per Beirut.

Le compagnie aeree si fanno caute dopo la minaccia del primo ministro israeliano di colpire “duramente” Hezbollah. [Le Figaro]

Non bombardate Beirut: gli Stati Uniti frenano la risposta di Israele per la strage del Golan.

Gli Stati Uniti stanno conducendo un’intensa azione diplomatica per dissuadere Israele dal colpire la capitale del Libano o le principali infrastrutture civili del paese dei cedri  in risposta al mortale attacco missilistico sulle alture del Golan che ha ucciso 12 ragazzi. Washington vuole assolutamente evitare una guerra in piena regola tra Israele e il movimento libanese Hezbollah. [Reuters]

Erdogan intensifica la retorica anti-israeliana con la minaccia di intervenire a difesa dei palestinesi.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sta intensificando la sua retorica contro Israele, suggerendo che la Turchia potrebbe intervenire a favore dei palestinesi, possibilmente con supporto militare, in modi simili a quanto ha fatto nel Karabakh e in Libia. [Bloomberg]

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