Il veicolo viaggiava dalla capitale del Guizhou, Guiyang, verso un centro di quarantena. [Global Times]
L’India accoglie centinaia di sikh afgani in fuga dal terrore dei talebani.
Migliaia di sikh dell’Afghanistan, negli ultimi decenni, hanno cercato rifugio in India per sfuggire alle persecuzioni religiose. [South China Morning Post]
Sonatrach ‘0trebbe non essere in grado di garantire i volumi aggiuntivi di gas naturale promessi senza mettere a rischio la capacità produttiva e la sicurezza dei suoi campi petroliferi. [Algérie Part]
La questione ambientale occupa un posto marginale nei dibattiti e nei programmi dei principali gruppi politici. Si parla solo della crisi energetica e dei grandi progetti di sviluppo. [Le Monde]
‘Senza paura e senza pietà’: le bande dominano incontrastate nella capitale haitiana.
La violenza è diffusa dalle baraccopoli più povere al centro città mentre fino a 200 bande si spartiscono la città. [The Guardian]
Sei candidati repubblicani come governatori e senatori in stati chiave, tutti sostenuti da Donald Trump, rifiutano di si impegnarsi ad accettare l’esito delle votazioni di novembre qualunque sia il risultato. Altri cinque non rispondono alla domanda. [The New York Times]
Migliaia di persone scendono in piazza contro il governo moldavo.
Almeno 5.000 persone si sono radunate domenica nella capitale della Moldavia, chiedendo le dimissioni del governo e della presidente filo-occidentale Maia Sandu, “colpevole” dell’elevata inflazione e dell’aumento dei prezzi dell’energia. [MediaFax]
La Giordania stringe i freni sul dissenso politico.
Negli ultimi quattro anni le autorità giordane hanno intensificato la detenzioni e le vessazioni nei confronti di oppositori politici e cittadini comuni in forza di una serie di leggi per mettere a tacere le voci critiche. Il governo, utilizzando leggi vaghe e imprecise, imprigionano, sottopongono a interrogatorio e perseguitano giornalisti, attivisti politici, membri di partiti politici e sindacati indipendenti e i loro familiari. [Human Rights Watch]
Proseguono le proteste in Iran per la donna morta dopo l’arresto per il velo islamico.
Le proteste sono continuate durante la giornata di domenica mentre su Twitter in lingua persiana #MahsaAmini è diventato uno dei più popolari hashtag di sempre per esprimere la rabbia della gente per la morte della giovane donna arrestata della polizia morale che vigilava sulle rigide regole dell’hijab. [Reuters]
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