La polizia spagnola sequestra droni subacquei usati per il trasporto della droga.
Avrebbero consentito ai trafficanti di contrabbandare 200 kg di droga attraverso lo stretto di Gibilterra. (ABC)
La Germania registra il primo deficit commerciale su base mensile dal 1991.
A maggio la minore domanda di esportazioni ha generata un saldo commerciale negativo di circa un miliardo di euro. (Financial Times)
Guerra in Ucraina: il premier ucraino stima in 750 miliardi di dollari il costo della ricostruzione.
Denys Chmygal lo ha comunicato alla conferenza di Lugano, in Svizzera, dove sono presenti quasi mille leader dei paesi alleati dell’Ucraina, istituzioni internazionali e grandi imprese private. (Le Monde)
L’Uzbekistan ora parla di 18 vittime delle proteste antigovernative della scorsa settimana.
Il rappresentante della procura ha annunciato l’apertura di un’indagine per “attentato all’ordine costituzionale del Paese”. (Le Monde)
Un pirata informatico afferma di aver sottratto dati su un miliardo di cittadini cinesi.
Le informazioni personali, presumibilmente sottratte dalla banca dati della polizia di Shanghai, costituirebbero uno dei più grandi furti di dati della storia. (The Guardian)
Nel 2019 i pellegrini erano stati 2,5 milioni; l’anno seguente solo 10.000. Le mascherine non sono obbligatorie nella maggior parte degli spazi chiusi dell’Arabia Saudita, ma vanno indossate presso la Grande Moschea; i pellegrini proveniente dall’estero, tuttavia per ottenere il visto d’ingresso hanno bisogno di un test negativo. (South China Morning Post)
La proposta di legge vorrebbe che la Fed di conceda alle istituzioni che gestiscono criptomonete l’accesso ai suoi canali di pagamento. Alcuni esperti pensano che sarebbe destabilizzante. (The Washington Post)
Papa Francesco nega di pensare alle dimissioni.
In una intervista esclusiva alla Reuters Francesco nega di avere un tumore e parla di Ucraina, aborto e del suo eventuale viaggio a Mosca. (Reuters)
La missione Onu per i diritti umani ritiene “probabili” le voci su fosse comuni in Libia.
Sulla base delle testimonianze dei residenti e di due visite in loco, la missione ha trovato “ragionevoli prove” che la milizia Kaniyat abbia commesso crimini contro l’umanità e ha identificato quattro dei comandanti responsabili. (Reuters)
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