Drone militare ucraino si schianta vicino alla capitale croata Zagabria.
L’aereo senza pilota di fabbricazione sovietica è entrato in Croazia da est, attraversando lo spazio aereo ungherese. Non si segnalano vittime. (Euronews)
Il Pakistan ha affermato che un “oggetto volante supersonico” è entrato nel suo territorio dal lato di Suratgarh nel Rajasthan ed è caduto vicino alla città di Mian Chunnu. (Hindustan Times)
Dietro le quinte, alcuni miliardari alimentano la campagna presidenziale francese.
In una nazione con rigide leggi sul finanziamento pubblico ai partiti, il controllo dei media consente ai più ricchi di influenzare le elezioni. Il personaggio spesso descritto come il Murdoch francese, Vincent Bolloré, con il suo impero mediatico dichiaratamente conservatore, complica la strategia elettorale di Macron a favore dell’estremista di destra Éric Zemmour, principale volto del suo canale di notizie in stile Fox, CNews. (The New York Times)
Peste aviaria: milioni di animali da macellare in tutta la Vandea.
A causa della diffusione dell’influenza aviaria, dovranno essere macellati altri tre milioni di capi. (Ouest-France)
Pubblicità in rete: Bruxelles accusa Google e Facebook di collusione per aggirare la concorrenza.
La Commissione Europea sta aprendo un’indagine approfondita sull’accordo “Jedi Blue” firmato nel 2018 dai due colossi americani. (Les Echos)
Analizzando i “decessi in eccesso” rispetto alle tendenze degli anni precedenti, alcuni ricercatori stimano che a tutto dicembre 2021 i morti per la malattia superavano i 18 milioni di unità. Per quanto concerne l’Italia, i “morti in eccesso” vengono stimati tra 242.000 a 276.000 contro i 137.000 morti per covid censiti dalle statistiche ufficiali. (The Lancet)
Covid: sesta ondata o colpi di coda della quinta? L’Institut Pasteur anticipa diversi scenari.
In Francia il tasso di contagio è nuovamente in lieve aumento. Nuovi modelli prevedono rimbalzi epidemici i cui picchi rimarrebbero ben al di sotto di quello di gennaio. (Le Monde)
Come funziona Telegram? Chi lo usa da parte ucraina e da parte russa?
Spesso utilizzato dai movimenti di protesta, è al centro della guerra dell’informazione tra Russia e Ucraina. La sua neutralità è controversa, così come la sicurezza delle sue comunicazioni. (Le Monde)
“L’Ucraina catalizza una crisi nel mondo ortodosso che contrappone Mosca a Costantinopoli”.
L’invasione russa si svolge in un contesto religioso singolare, segnato dall’indipendenza della Chiesa ortodossa ucraina nel 2019. Per capirla, bisogna osservare l’architettura del cristianesimo orientale. Questo è una comunione di quindici Chiese autocefale (ossia, in grado di eleggere i propri referenti) e una ventina di chiese autonome. Tra le chiese autocefale, il primato spetta a Costantinopoli, che costituiva la seconda sede delle chiese cristiane dopo Roma, e prima di Alessandria, Antiochia e Gerusalemme. Mosca però non è del tutto d’accordo. (Le Monde)
Una ricerca afferma che non si fa abbastanza per prevenire la perdita di vite umane e che le cause delle morti non vengono adeguatamente indagate. Più della metà dei decessi sono inspiegabili, e comunemente vengono registrati come dovuti a “cause naturali” o ad “arresto cardiaco”. (The Guardian)
Cosa succede se la Russia non riesce a pagare i suoi debiti?
Il capo economista della Banca mondiale avverte che Russia e Bielorussia sono “molto vicine” alla bancarotta. Il momento della verità sarà mercoledì prossimo, quando lo stato russo dovrà rimborsare 117 milioni di dollari su alcuni dei suoi debiti in dollari statunitensi. (The Guardian)
Le nuove sanzioni vieteranno ai membri della Duma di viaggiare nel Regno Unito, nonché di accedere a risorse e avere rapporti economici nel paese. (Evening Standard)
Il Cremlino “tace” mentre l’economia gli crolla addosso.
Ci sono poche idee e ancor meno politiche su come affrontare i problemi economici della Russia. Putin cerca “soluzioni legali” per sequestrare i beni delle società che abbandonano la Russia e afferma che il governo agirà per evitare “qualsiasi danno ai fornitori russi locali”. Ma Vladimir Potanin, uno degli oligarchi più ricchi della Russia, confidente del Cremlino e capo della compagnia mineraria Nornickel, critica l’idea di confiscare i beni delle imprese straniere che lasciano il paese, definendola un ritorno alla rivoluzione bolscevica del 1917. (The Moscow Times)
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