Ultim’Ora – V – 288 – La Moldavia va alle urne per scegliere tra il suo passato sovietico e un futuro europeo.

Messico: Il sequestro di 8,3 tonnellate di cocaina per un valore di 105 milioni di dollari è un primo punto a favore della lotta al narcotraffico della neopresidente Sheinbaum.

Durante l’operazione della Guardia Costiera sono state arrestate 23 persone. La droga era stata distribuita in sei imbarcazioni trovate a sud-ovest del porto di Lázaro Cárdenas. [Vanguardia]

Cuba: un enorme oscuramento lascia l’intera isola senza elettricità per un secondo giorno.

Tutta Cuba è al buio per la crisi energetica che il paese soffre da anni, un problema radicato con una soluzione complessa a lungo termine, secondo gli esperti, ma che ha gravi conseguenze economiche e sociali. La centrale termoelettrica Antonio Guiteras, a Matanzas, ha subito un guasto ed è stata costretta ad uscire dal Sistema Elettrico Nazionale (SEN). Questa decisione imprevista ha sbilanciato un sistema già in equilibrio precario che ha causato quella che l’Unione elettrica statale (UNE) ha definito “copertura energetica nazionale zero”. [EFE:]

Un drone di Hezbollah cade vicino a una casa di Cesarea: la residenza di Netanyahu.

Al momento, il primo ministro Benjamin Netanyahu e sua moglie non erano in casa. [Haaretz]

Libano: con oltre 100 tonnellate di esplosivo Israele distrugge i tunnel di Hezbollah.

I militari della squadra di combattimento “Hazaken” e dell’unità Yahalom, operanti sotto il comando della Divisione 91, hanno localizzato e distrutto oltre 50 cunicoli e infrastrutture sotterranee di Hezbollah scavate sotto moschee, scuole e altri edifici civili. [The Jerusalem Post]

Giappone: arrestato un uomo che avrebbe lanciato bottiglie molotov contro la sede del partito al governo.

La polizia ha arrestato un uomo di 49 anni con l’accusa di turbativa dell’ordine pubblico. La polizia afferma che l’uomo ha parcheggiato un furgone di fronte alla sede centrale dell’LDP e lanciato cinque o sei bombe Molotov. Nel furgone il presunto attentatore deteneva una decina di serbatoi di polietilene e quelle che sembrano essere bombe incendiarie inutilizzate. [NHK]

La Moldavia va alle urne per decidere tra il suo passato sovietico e un futuro europeo.

Nel segreto delle urne i moldavi dovranno scegliere tra l’aspirazione a unirsi a un Occidente potenzialmente ostile e la depressione di tornare vassalli di Mosca. [Kyiv Post]

Sinodo cattolico: verso una chiesa più decentralizzata.

Le discussioni sinodali affrontano il rapporto tra locale e universale, mentre i cardinali Aveline, Rueda Aparicio e Mulla parlano dell’importanza del lavoro del Sinodo nel contesto di un mondo “pieno di sofferenza”. [Vatican News]

Germania: timori per la sopravvivenza dell’emittente televisiva “più colta del mondo”.

L’esperimento unico al mondo della radiodiffusione pubblica in lingua tedesca, 3sat, è minacciata dalle pressioni dalla destra populista. In un vertice a Lipsia questa settimana, i capi dei 16 stati federali tedeschi prenderanno in considerazione la proposta di chiudere il canale televisivo più colto del mondo fondendolo “parzialmente o completamente” con Arte, il canale culturale franco-tedesco. [The Guardian]

Turchia: Açik Radyo, la radio di “tutte le voci dell’universo”, non ha più voce.

Il Consiglio superiore della radio e della televisione turca ha revocato la licenza trentennale della stazione radiofonica indipendente dopo una trasmissione che evocava “il genocidio armeno”. [Le Monde]

Turchia: la società civile è stanca della violenza contro le donne.

Nel paese si registra in media quasi un femminicidio al giorno. L’assassinio di due giovani donne ha provocato una nuova ondata di mobilitazione. [Le Monde]

Costa d’Avorio: la lista elettorale è al centro delle rivendicazioni dell’opposizione.

Per allargare un corpo elettorale che conta solo 8 milioni di iscritti su 12,5 milioni di cittadini in età di voto, sono attivi 12mila centri di censimento dove gli aspiranti nuovi elettori e coloro che desiderano aggiornare i propri dati, sono invitati a registrarsi. [Le Monde]

Guinea: 101 giorni dopo la scomparsa di due militanti del Fronte per la difesa della costituzione (FNDC), la Francia si dice “molto preoccupata”.

La Francia ha chiesto alla Guinea di fare “luce” sulla scomparsa di Foniké Menguè e Billo Bah, nel centesimo giorno del rapimento dei due attivisti, arrestati il 9 luglio 2024 senza mandato di cattura da elementi dell’esercito guineano. Da allora le loro famiglie e gli amici non hanno più avuto loro notizie. L’ONU teme una possibile esecuzione extragiudiziale. [rfi]

Il Regno Unito deporta 44 nigeriani e ghanesi nei loro paesi d’origine in un solo giorno.

Da quando il partito laburista è salito al potere a luglio, 3.600 persone sono state rimpatriate in vari paesi, tra cui circa 200 in Brasile e 46 su un volo per Vietnam e Timor Est. Si ha notizia anche di voli di deportazione regolari per l’Albania, la Lituania e la Romania. [Business Day]

Mozambico: assassinati l’avvocato dell’ex candidato presidenziale Venâncio Mondlane e il capo del partito di opposizione Podemos.

Alle ultime elezioni presidenziali Podemos aveva sostenuto la candidatura di Mondlane. La società civile parla di omicidio di stato. [Nigrizia]

Come ha fatto un piccolo politico cinese a intascare più di 400 milioni di dollari e a fuggire?

Li Chuanliang, vicesindaco di Jixi, nella provincia dello Heilongjiang nei primi anni del 2010, avrebbe intascato tangenti e si è appropriato indebitamente di fondi pubblici per 423 milioni di dollari. Le accuse di corruzione contro Li, 61 anni, sono state rese pubbliche solo una settimana fa, sei anni dopo la sua fuga all’estero, forse negli Stati Uniti. [South China Morning Post]

Ultimo minuto

Leggi le ultime notizie dalle principali agenzie giornalistiche del mondo

Ultim’Ora – Notizie e idee dal mondo, trascurate o minimizzate dai media italiani di oggi.