Ultim’Ora – V – 286 – Da misura eccezionale a banale routine: la crescita esponenziale dell’eutanasia in Canada.

L’ex segretario alla sicurezza messicano Genaro García Luna condannato a 38 anni di carcere per traffico di droga. È come “El Chapo”, dice il giudice.

García Luna, segretario della pubblica sicurezza durante il governo di Felipe Calderón e il più alto funzionario messicano mai perseguito negli Stati Uniti, è stato condannato a 460 mesi di carcere. I pubblici ministeri del dipartimento di giustizia degli Stati Uniti avevano chiesto l’ergastolo. La sentenza prevede anche una multa di due milioni di dollari. García Luna ha incassato milioni di dollari in tangenti dal cartello di Sinaloa per chiudere gli occhi davanti al fiume di oltre un milione di chilogrammi di cocaina che dal Messico partiva verso gli Stati Uniti [La Jornada]

Il dipartimento di giustizia degli Stati Uniti accusa formalmente i fratelli Miguel e Omar Treviño Morales, conosciuti rispettivamente come Z-40 e Z-42, a capo dal 2015 del cartello della droga “Lo Zetas”.

Los Zetas (cioè “gli Zeta”) è un’organizzazione criminale nata in Messico negli anni 90 come gruppo mercenario paramilitare formato da disertori delle forze speciali dell’esercito messicano e kaibiles del Guatemala. Oggi è attiva nel traffico internazionale degli stupefacenti e nei sequestri di persona a scopo estorsivo. [El Sol de Mexico]

La morte di Yahya Sinwar è un successo per Netanyahu, ma non mette fine alla guerra.

Israele conferma di aver ucciso il capo di Hamas Yahya Sinwar, mente dell’attacco del 7 ottobre. [Haaretz]

Israele ha smesso di esaminare ed approvare le domande d’importazione di alimenti a Gaza.

Dall’11 ottobre, i commercianti di Gaza che importavano cibo da Israele e dalla Cisgiordania hanno perso l’accesso a un sistema introdotto in primavera dal COGAT, l’organismo del ministero della difesa che supervisiona gli aiuti e le spedizioni commerciali. Il blocco ha ridotto il flusso di merci in arrivo a Gaza al livello più basso dall’inizio della guerra. [The Times of Israel]

Israele all’UNIFIL: fai il tuo lavoro o levati di mezzo.

Dopo la guerra tra Israele e Libano del 2006, iniziata dopo un’imboscata a una pattuglia di confine israeliana tesa dai terroristi di Hezbollah, uccidendo otto soldati e rapendone altri due, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione 1701. Questa imponeva la creazione di una zona demilitarizzata a sud del fiume Litani e affidava ai caschi blu il compito di supervisionare il disarmo e il ritiro di Hezbollah dall’area, cosa che però non si è verificata. Invece, con l’acquiescenza del governo libanese, Hezbollah si è trincerato, scavando tunnel, lungo il confine comune con Israele, e accumulando un arsenale di 150.000 o più razzi di precisione di fabbricazione iraniana, oltre a un arsenale di missili e droni suicidi. Tutto ciò è avvenuto sotto l’occhio vigile dell’UNIFIL. [The Hill]

Bombardieri B-2 statunitensi colpiscono gli huthi nello Yemen.

È la prima volta che gli Stati Uniti utilizzano velivoli Stealth per colpire gli huthi dall’inizio della campagna statunitense. Il B-2 è più grande dei jet da combattimento finora utilizzati per colpire le strutture e le armi degli huthi, in grado di trasportare un carico di bombe molto più pesante. [CNN]

Il sistema che sposta l’acqua intorno alla Terra si è sbilanciato per la prima volta nella storia umana.

Decenni di uso distruttivo del suolo e di cattiva gestione dell’acqua si sono scontrati con la crisi climatica innescando una crisi “senza precedenti” del ciclo globale dell’acqua, ossia di quel complesso sistema tramite il quale l’acqua si sposta intorno alla Terra: l’acqua evapora dalla superficie del globo e sale nell’atmosfera, formando grandi fiumi di vapore acqueo in grado di percorrere lunghe distanze, prima di raffreddarsi, condensarsi e infine ricadere sotto forma di pioggia o neve. Senza un intervento urgente, le conseguenze di questo sbilanciamento saranno ancora più catastrofiche. Secondo il rapporto, la crisi idrica minaccia oltre il 50% della produzione alimentare mondiale e rischia di ridurre in media l’8% del PIL dei paesi entro il 2050, con perdite molto più elevate, fino al 15% nei paesi a basso reddito. [Global Commission on the Economics of Water]

India: s’insedia il governo del Jammu e Kashmir appena eletto.

Il primo ministro Omar Abdullah cerca di ricucire i legami tra Kashmir e Jammu nominando un consiglio dei ministri misto. Il nuovo primo ministro ha chiamato tre rappresentanti del Jammu, tra cui due indù, a far parte del Consiglio; il prossimo passo potrebbe essere il ripristino dell’alternanza annuale della capitale tra Srinagar e Jammu. [The Hindu]

Da misura eccezionale a banale routine: la crescita esponenziale dell’eutanasia in Canada.

Un senzatetto che rifiuta cure a lungo termine, una donna con grave obesità, un lavoratore infortunato che riceve una scarsa assistenza governativa, vedove in lutto figurano fra quanti hanno chiesto e ottenuto il suicidio assistito canadese. Secondo una recente indagine, circa 60.238 persone sono morte in questo modo da quando il programma è stato lanciato nel 2016. Nel 2023, il suicidio assistito ha registrato un nuovo i record: 15.280 morti con un aumento del 15 percento rispetto all’anno precedente. [Daily Mail]

La Banca centrale europea taglia i tassi di interesse dopo che l’inflazione è scesa sotto il 2% e prepara altri tagli mentre l’economia rallenta.

La BCE ha tagliato il tasso base di un quarto di punto al 3,25% dopo che la crescita annuale dei prezzi nell’eurozona è scesa all’1,7%. [The Guardian]

I funghi potrebbero ottenere lo stesso status di flora e fauna come regno autonomo.

Una proposta per la Cop16 potrebbe attribuire ai “funghi” uno status distinto da flora e fauna. Per i miceli questo mese potrebbe iniziare una nuova era grazie all’iniziativa di Regno Unito e Cile che propongono che i funghi dovrebbero essere considerati un regno separato accanto ad animali e piante ai fini della protezione ambientale. [The Guardian]

“Alla conquista degli oceani”: numerosi paesi si affrettano a battezzare con propri batiònimi e rivendicare parti remote dei fondali marini.

Le caratteristiche topografiche sottomarine appena “scoperte” stanno spianando la strada agli stati nazionali per sfruttare risorse marine finora inviolate. Il Giappone è il più zelante proponente di nomi per i fondali marini al mondo con 615 bationimi, seguito dagli Stati Uniti (560), dalla Francia (346), dalla Russia (313), dalla Nuova Zelanda (308) e dalla Cina (261). L’attribuzione di un nome ad un’area sottomarina, in base alle regole e alle procedure delle leggi marittime internazionali, serve a consentire ai paesi di estendere potenzialmente la sua sovranità sottomarina fino a 350 miglia nautiche dalle proprie coste. [The Guardian]

Francia: i deputati francesi vogliono tassare di più gli ultraricchi.

In commissione i parlamentari hanno aumentato il contributo sui redditi alti proposto dal governo, l’imposta sui redditi da capitale e rafforzato le misure contro l’emigrazione fiscale dei contribuenti. [Le Monde]

La magnate immobiliare Truong My Lan, già condannato a morte, riceve l’ergastolo per ulteriori accuse di frode.

Lan è stata riconosciuta colpevole di appropriazione fraudolenta, riciclaggio e trasferimenti illegali di denaro all’estero. Attraverso la sua azienda Van Thinh Phat e la Saigon Commercial Bank (SCB) ha collaborato all’emissione illegale di obbligazioni per un valore di 1,2 miliardi di dollari, acquistate da 35.800 investitori, la maggior parte dei quali clienti della SCB. [VN Express]

Filippine: una testimone “speciale” dimostra il coinvolgimento dell’ex presidente Duterte negli omicidi durante la guerra alla droga.

In un tesissimo clima, davanti al comitato parlamentare della Camera dei rappresentanti, la colonnella di polizia in pensione Royina  Garma, che è stata sentimentalmente legata a Duterte, ha esposto quello che ha chiamato il “modello di Davao”, un sistema di ricompense in denaro per l’uccisione di sospettati di spaccio. Un avvocato che collabora all’inchiesta della CPI sulle esecuzioni extragiudiziali durante la guerra alla droga dell’ex presidente afferma che le nuove testimonianze potrebbero essere fondamentali. [Manila Standard]

L’Egitto sostituisce il capo dei servizi segreti.

Abbas Kamel, considerato la seconda personalità più potente nella maggiore nazione del Medio Oriente, aveva costruito relazioni di fiducia con funzionari dei servizi statunitensi e israeliani oltre che con i capi di Hamas. La sua uscita di scena avviene in un momento tumultuoso in cui la guerra a Gaza mette a dura prova le relazioni tra Egitto e Israele e lo stesso trattato di pace tra i due paesi, vecchio di 45 anni. [The Wall Street Journal.]

Addestrati a combattere dallo stato, ora gli si rivoltano contro. E non sono pochi.

Negli USA, tra il 2017 e il 2023, oltre 480 persone con esperienza militare sono state accusate di crimini estremisti. Di essi oltre 230 sono stati arrestati per l’insurrezione del 6 gennaio. Secondo il National Consortium for the Study of Terrorism and Responses to Terrorism, o START, dell’Università del Maryland, oltre l’80% degli estremisti con formazione militare si identificava con ideologie di estrema destra, antigovernative o suprematiste bianche, mentre il resto si divideva tra motivazioni di estrema sinistra, jihadiste o di altro tipo. [Associated Press]

Russia: la Duma dà l’approvazione iniziale a un disegno di legge che criminalizza la promozione della denatalità.

La camera bassa del parlamento russo ha dato il via a un disegno di legge che mette al bando la “propaganda” che scoraggia le persone dall’avere figli. La proposta, che richiede altre due letture alla Duma di Stato e il controllo della camera alta prima di essere inviata al presidente Vladimir Putin per l’approvazione finale, criminalizza la diffusione di informazioni che promuovono la sterilità volontaria e la punisce con multe fino a 50.000 dollari. I sostenitori della proposta sostengono che la propaganda contro la procreazione fa parte dei presunti sforzi occidentali per indebolire la Russia incoraggiando il declino della popolazione. (Associated Press]

L’inviato delle Nazioni Unite propone un piano di spartizione del Sahara Occidentale.

Staffan de Mistura, ha lanciato l’idea di dividere il territorio tra il Marocco e il Fronte Polisario come soluzione alla controversia quasi cinquantennale che contrappone il Marocco, che considera il Sahara Occidentale un proprio territorio, al movimento indipendentista del Fronte Polisario sostenuto dall’Algeria, che vuole farne uno stato indipendente. Il Marocco afferma che l’autonomia sotto la sovranità marocchina sia il massimo che può offrire come soluzione politica al conflitto: il Fronte Polisario armato insiste sulla tenuta di un referendum sull’eventuale l’indipendenza; de Mistura, un navigato diplomatico italiano, afferma che la divisione “potrebbe consentire la creazione, da un lato, di uno stato indipendente nella parte meridionale e, dall’altro, l’integrazione del resto del territorio come parte del Marocco, la cui sovranità verrebbe riconosciuta a livello internazionale”. [Reuters]

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