Ultim’Ora – V – 216 – Il nuovo presidente iraniano ha implorato Khamenei di evitare la guerra con Israele.

Venezuela: la campagna di Maduro per smascherare i “traditori”.

Maduro arresta  oltre 2.200 persone che contestano la sua pretesa rielezione e chiede ai suoi seguaci di denunciare i sospettati di atti violenti. [La Prensa, Honduras]

Giappone: una forte scossa di terremoto a Kyushu fa temere uno tsunami. Che non c’è stato.

Un terremoto di magnitudo 7.1 ha colpito la costa della prefettura di Miyazaki, provocando inizialmente un allarme tsunami per alcune parti della costa di Kyushu e Shikoku. L’Agenzia meteorologica ha emesso anche un avviso di allerta per un ulteriore possibile terremoto nell’area di Nankai, al largo della costa orientale del Giappone. Il sisma si è verificato a una profondità di 30 chilometri, con epicentro nel mare di Hyuganada al largo della costa della prefettura di Miyazaki. [The Japan Times]

Gaza: l’ascesa di Sinwar al vertice di Hamas non modifica i termini dell’eventuale accordo con Israele.

Il nuovo ruolo di Sinwar come capo dell’ufficio politico di Hamas non modifica le dinamiche dell’accordo Israele-Hamas, ora in attesa della risposta di Netanyahu. La nomina di Sinwar potrebbe superare le resistenze dell’ala militare. [Haaretz]

Esclusivo: il nuovo presidente iraniano ha implorato Khamenei di evitare la guerra con Israele.

A tu per tu con Khamenei, il presidente Pezeshkian ha esortato l’85enne Khamenei a impedire qualsiasi attacco iraniano diretto contro Israele per evitare di far degenerare le tensioni in una guerra indesiderata. L’eventuale conflitto, ha avvertito Pezeshkian, potrebbe compromettere gravemente la sua presidenza e creare problemi significativi al paese. Pezeshkian ha anche avvertito che un’eventuale risposta di Israele con un duro attacco alle infrastrutture nazionali e alle risorse energetiche dell’Iran potrebbe paralizzare l’economia e potenzialmente portare al collasso del paese. Khamenei non avrebbe contraddetto ma neppure accettato le preoccupazioni di Pezeshkian. [Iran International]

Hezbollah sarebbe pronto a colpire Israele indipendentemente dall’Iran.

Il gruppo militante con sede in Libano vorrebbe precedere l’Iran nel lancio d’un attacco ritorsivo contro Tel Aviv. L’Iran, nel frattempo, sembra ancora dover decidere come rispondere. [CNN]

Un rapporto dell’ong israeliana sugli abusi del personale militare mostrerebbe il vero volto di Israele.

“Benvenuti all’inferno” è un rapporto sugli abusi e il trattamento disumano dei palestinesi detenuti in custodia israeliana dal 7 ottobre 2023. B’Tselem ha raccolto testimonianze di 55 palestinesi detenuti durante quel periodo e rilasciati, quasi tutti senza accuse. Le loro testimonianze rivelano i risultati della trasformazione affrettata di più di una dozzina di strutture carcerarie israeliane, militari e civili, in una rete di campi di tortura. [B’Tselem]

Israele revoca lo status di otto diplomatici norvegesi presso l’Autorità Nazionale Palestinese.

La decisione, intesa come una “punizione” per aver riconosciuto la Palestina e per essersi unito alla causa anti-israeliana davanti alla Corte Penale Internazionale, di fatto paralizzerà l’attività della Norvegia in Israele e in Cisgiordania. [Israel Hayom]

Il sorprendente attacco ucraino in territorio russo coglie Mosca di sorpresa e solleva interrogativi sulle armi donate dagli USA.

L’azione delle forze ucraine nella regione russa di Kursk, iniziata martedì, sollevato interrogativi sul fatto che le forze di Kiev abbiano violato le restrizioni poste dagli occidentali sull’uso dei veicoli e delle armi donate dai suoi alleati. [The Washington Post]

Catalogna: dopo sette anni Puigdemont torna a Barcellona, tiene un discorso ai suoi seguaci e scompare.

“Oggi sono venuto per ricordarvi che siamo ancora qui, perché non abbiamo il diritto di dimetterci”, ha detto nel suo breve discorso davanti a circa 3.500 sostenitori. [El País]

Bangladesh: Muhammad Yunus non vuole politici tra i suoi “consiglieri”.

Nel linguaggio costituzionale del paese, il consigliere capo di un governo ad interim è l’equivalente al primo ministro; gli altri consiglieri equivalgono ai ministri. [Business Today]

I segreti del volo a “Spirito Santo” dei gheppi potrebbero aiutare i droni a superare le turbolenze.

La vista di un gheppio, immobile in aria mentre cerca la sua preda, è una delizia per gli amanti della natura e un trucco che gli esperti di droni sono ansiosi di studiare. Utilizzando la tecnologia di ripresa del movimento alcuni ricercatori sono stati in grado di comprendere meglio come i gheppi restino immobili a mezz’aria. Si spera che in futuro la ricerca possa aiutare a sviluppare aeromobili e droni ad ala fissa in grado di resistere alle turbolenze e ai venti forti. [BBC]

A due mesi dalle elezioni presidenziali, Saïed cambia a sorpresa il suo primo ministro. Kamel Maddouri è il nuovo capo del governo.

Prima di essere nominato ministro degli Affari sociali lo scorso maggio, Maddouri è stato presidente e amministratore delegato del Fondo nazionale di assicurazione sanitaria (Cnam) e, in precedenza, presidente e amministratore delegato del Fondo nazionale per le pensioni e la previdenza sociale (Cnam). [La Presse de Tunisie]

In Kazakistan, il preoccupante restringimento del Mar Caspio.

Il livello del mare interno più grande del mondo è in costante calo dal 2006. Negli ultimi 18 anni la profondità del Mar Caspio è diminuita di due metri, mentre la sua superficie si è ridotta di 22.000 chilometri quadrati, per la metà nella parte kazaka. [Le Monde]

La NASA prende atto che gli astronauti trasportati dal Boeing sulla stazione spaziale sono bloccati e chiama SpaceX in soccorso.

La navicella spaziale Starliner, che ha mandato in orbita Barry Wilmore e Sunita Williams all’inizio di giugno potrebbe riportarli sani e salvi sulla terra. Ma la loro attesa potrebbe prolungarsi fino a febbraio 2025. [The New York Times]

Nairobi: la polizia keniota  spara gas lacrimogeni contro i dimostranti antigovernativi.

La marcia “nane nane”, ossia “otto otto” in riferimento alla data di ieri, segue settimane di proteste che hanno costretto il presidente William Ruto ad annullare gli aumenti delle tasse e rimpastare il suo gabinetto. [Al Jazeera]

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