Mentre sono in corso consultazioni per scegliere un successore di Ismail Haniyeh, Yahya Sinwar, il cui potere all’interno dell’organizzazione è aumentato con la sua morte, si è detto contrario alla nomina di Khaled Mashaal. Secondo il canale di notizie Alhadath, di proprietà saudita, Sinwar preferirebbe qualcuno con un rapporto più forte con la dirigenza iraniana. Il successore di Haniyeh sarà scelto dal politburo di Hamas e dal suo Consiglio della Shura, un organo consultivo segreto composto da figure religiose e politiche. [The Times of Israel]
La risposta dell’Iran e di Hezbollah potrebbe lasciare Israele senza cellulari per giorni.
Israele utilizza più di 8.000 siti di rete mobile e si prevede che le sue riserve possano continuare a funzionare senza elettricità solo per circa due ore. [Al hadath]
Amman: il ministro degli esteri giordano è a Teheran con un messaggio speciale di Abd Allah II.
Mentre il regime iraniano valuta la ritorsione contro Israele, Ayman Safadi incontra il suo omologo nel tentativo di allentare le tensioni dopo l’assassinio di Ismail Haniyeh. [The Jordan Times]
L’attacco di sabato è avvenuto a circa 225 chilometri a sud-est di Aden in un tratto del Golfo che ha visto numerosi altri attacchi. [Asharq al Awsat]
Dopo il primo attacco, nel settembre 2023, il sottomarino da 300 milioni di dollari Rostóv sul Don è stato riparato ed è stato testato nelle acque del porto di Sebastopoli. Dopo questo secondo attacco è affondato. [Kyiv Post]
Presso lo stadio di Lagos si sono verificati scontri tra manifestanti e polizia che ha usato gas lacrimogeni per disperdere le dimostrazioni, poco prima che intervenissero agenti incappucciati probabilmente appartenenti ai servizi segreti. In alcune città la polizia ha effettuato arresti di presunti vandali, mentre altre hanno registrato un graduale ritorno alla normalità. Le dimostrazioni erano principalmente dirette contro la peggiore crisi del costo della vita in una generazione e le accuse di malgoverno e corruzione nel paese più popoloso dell’Africa. La Nigeria è uno dei principali produttori di petrolio del continente e i suoi funzionari pubblici sono tra i meglio pagati dell’Africa, ma ha anche una larga fascia di cittadini tra i più poveri e affamati del mondo. [Thisday]
Venezuela: enormi folle tornano nelle strade per protestare contro Maduro.
Decine di migliaia di persone manifestano a Caracas sfidando la repressione del presidente per ascoltare un discorso di María Corina Machado. Tra i quotidiani venezuelani consultati da Ultim’Ora, solo eldiario ha dato notizie del raduno e del discorso di Corina Machado, ma senza troppi commenti. [The Guardian]
Un quinto dei medicinali disponibili in Africa sarebbero di bassa qualità o fasulli.
Un’analisi suggerisce l’entità del problema che secondo le Nazioni Unite causa 500.000 morti all’anno solo nella regione subsahariana. [The Guardian]
Nel Regno Unito, dietro le proteste si muove una nebulosa di estrema destra.
I simpatizzanti radicali che hanno provocato scontri con la polizia in diverse città fanno parte di un movimento che si organizza in rete. [Le Monde]
Con i loro soffitti a volta e le vetrate colorate, le caratteristiche architettoniche delle chiese dismesse sono diventate grandi attrazioni per i titolari di attività commerciali. [The New York Times]
Gli evangelici che si oppongono al culto di Trump cercano di costituire un nuovo movimento.
Cinquant’anni dopo l’ascesa della destra religiosa, alcuni evangelici vogliono rinnovare la propria immagine e creare una presenza pubblica che risponda alla fede, non a un partito o a una persona. [The Washington Post]
Bangladesh: bagno di sangue per le ultime proteste. Il bilancio sale a 91 morti.
Il movimento di protesta per le quote riservate nelle università e nell’impiego pubblico si sono trasformate in un più ampio movimento antigovernativo che chiede le dimissioni della prima ministra. [Dhaka Tribune]
Anarchia in Bangladesh, il governo di Hasina sull’orlo del baratro.
Il governo della prima ministra Sheikh Hasina è sull’orlo del baratro mentre il Bangladesh sprofonda nell’anarchia. I manifestanti hanno incendiato gli uffici della Lega Awami al potere in tutti i distretti, ma le forze di sicurezza non reagiscono più contro le violenze dei manifestanti. L’esercito, in una dichiarazione che non ha dichiarato esplicitamente sostegno ai manifestanti, ha affermato di stare dalla parte del popolo. Il capo dell’esercito, Waker-uz-Zaman, ha detto testualmente al suo stato maggiore che “l’esercito del Bangladesh è un simbolo della fiducia del popolo” ed “è sempre stato dalla parte del popolo e continuerà a farlo per il bene del popolo e dello Stato”. Alcuni ex ufficiali, frattanto, si sono uniti al movimento studentesco e l’ex capo dell’esercito generale Ikbal Karim Bhuiyan ha dipinto di rosso la propria immagine del profilo Facebook in segno di sostegno. [India Today]
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