Ultim’Ora condivide notizie e idee spesso omesse dai grandi mezzi d’informazione del giorno.
Integratore di notizie? In rete esistono numerosissimi siti che offrono informazioni raccogliendo quelle prodotte da altri, senza aggiungere alcun nuovo valore tranne quello di avere operato una certa selezione. Questo fenomeno ha suscitato vivaci polemiche, dato che gli operatori tradizionali dell’informazione affrontano costi non minori per produrle e non sono sufficientemente compensati dal solo vantaggio di figurare nelle vetrine di chi si limita ad aggregarle, anche a mezzo di freddi algoritmi di IA (Intelligenza Artificiale).
Ultim’Ora NON è e NON vuole essere un aggregatore di notizie. Il suo obiettivo è di integrare le informazioni di chi già si serve quotidianamente di una o più altre fonti giornalistiche con rimandi ad altre informazioni solitamente trascurate (per puro provincialismo o nella convinzione che non ci siano lettori interessati), o ripubblicate con un certo ritardo rispetto ai più autorevoli media internazionali.
Il tempo è il denaro della vita. Perciò Ultim’Ora si concentra solo sulle informazioni che contano: quella dozzina di avvenimenti del giorno che uno storico o un ricercatore del 2050 vorrebbe subito individuare per comprendere rapidamente lo spirito del nostro tempo.
Cerchiamo anche di essere il più sintetici possibile in modo da non superare mai uno o due minuti di lettura.
Il rispetto del tempo di chi legge comprende anche l’esclusione di ogni tipo di aggiornamento automatico delle pagine: questo vezzo spesso interrompe la lettura di molte pubblicazioni in rete, obbligando il lettore a scorrere dall’inizio tutta la pagina prima di ritrovare il paragrafo che stava leggendo.
A fronte di aggiornamenti eccezionalmente importanti potranno essere inviate delle discrete notifiche in modo che sia l’utente a decidere cosa fare.
Solo notizie della giornata e subito. L’attualità è come il pesce: deve essere sempre fresca. Perciò Ultim’Ora dice no alle ripetizioni e subito. Capita spesso, anche nei siti blasonati, di rileggere la stessa notizia per giorni, settimane o addirittura mesi e soprattutto in merito a notizie dal mondo leggerle giorni o settimane dopo la pubblicazione. Si tratta di riempitivi di rubriche o sezioni che non registrano importanti novità, dettati prevalentemente da esigenze grafiche. Queste ripetizioni fanno perdere il senso di ciò che è notizia e ciò che non lo è più o le è meno. Per non parlare del tempo fatto sprecare a chi legge. Ultim’Ora pubblicherà le notizie una sola volta e senza aspettare. In seguito bisognerà ricercarle nell’archivio.
Immagini che siano notizia. Molte foto vengono pubblicate prevalentemente per rispondere alle esigenze estetiche degli impaginatori. Ultim’Ora ama solo quelle che sintetizzano notizie o presentano per la prima volta personaggi da non dimenticare.
NO all’informazione spettacolo. Non avendo la necessità di attrarre lettori, Ultim’Ora non darà spazio a notizie che servano solo a colpire la fantasia, a stupire o a divertire. Alcune notizie certamente possono meravigliare, suscitare indignazione o sorrisi, ma questo non è motivo per privilegiarle.
Rispetto per la riservatezza. Diciamo NO ad ogni tracciamento, ogni geolocalizzazione ed ogni controllo e/o memorizzazione delle attività del lettore anche a mezzo dei cosiddetti “cookie” ad eccezione dei quelli tecnicamente necessari per fare funzionare il sito. La semplice richiesta di consenso, prima di permettere il proseguimento della lettura, è un modo ipocrita per violare la riservatezza dell’utente.
Alla fonte delle notizie. Grande parte degli articoli pubblicati dagli organi di informazione sono originati da altri giornali e notiziari. Raramente, però, viene riferita la fonte più vicina all’avvenimento o ai suoi protagonisti. La stampa italiana, ad esempio, non indica quasi mai le notizie riprese dalle agenzie di stampa. E anche quando fa una meritevole opera di divulgazione scientifica omette regolarmente di inserire un rimando elettronico alla fonte nelle sue edizioni per la Rete.
Questo sistema è alla base di molte falsificazioni e della mistificazione delle notizie. Ultim’Ora si ripromettere di andare o rimandare sempre alle fonti originali in modo che il lettore possa formare autonomamente le proprie opinioni senza la mediazione di atri.
Parliamo solo italiano. La quasi totalità delle notizie di Ultim’Ora nasce in lingue diverse dall’italiano. Ultim’Ora usa solo la lingua italiana. Tutto verrà tradotto, ma non sempre alla lettera per una maggiore comprensione delle notizie. Ci opponiamo ad ogni inutile anglicismo e ci sforzeremo di italianizzare gli eventuali neologismi.
Il sito è solo un archivio. Naturalmente Ultim’Ora è anche un sito. Ma non serve per consentire la lettura delle notizie. Queste vengono inviate alla lista di distribuzione esclusivamente per posta elettronica e, dopo la lettura potranno essere tranquillamente cancellate. L’archivio degli invii avvenuti è consultabile attraverso il sito.
Il gusto della condivisione. Ultim’Ora non vuole essere un sito aperto a chiunque. Non abbiamo alcun verbo da diffondere, né alcun interesse da difendere. Nato per condividere con familiari e pochi amici le letture del suo ideatore, ora intende rivolgersi solo ad un ristretto ed omogeneo gruppo di decisori e orientatori d’opinione con l’obiettivo di indicare fatti ed orizzonti che la stampa italiana ignora o che recepisce in ritardo. Ultim’Ora si riserva il diritto di scegliere le persone con cui condividere gli interessi e le letture: una facoltà di cui coloro che già fanno parte di questa cerchia ristretta possono sempre avvalersi inoltrando le informazioni ricevute.
Dizionari punta-e-traduci. Per chi vuole approfondire le notizie rifacendosi alle fonti ed è perciò obbligato a leggerle nelle lingue originali, non appena verranno risolti alcuni non semplici problemi di programmazione, verrà messo a disposizione un esclusivo servizio di dizionari col sistema “punta e traduci”: basterà cliccare sui termini che non si conoscono perfettamente per far aprire automaticamente la scheda corrispondente del dizionario più appropriato. I dizionari disponibili saranno: inglese, cinese, francese, tedesco spagnolo e russo.
Chi paga i conti di Ultim’Ora. Finché non sarà in grado di autofinanziarsi, questo servizio rimarrà a carico dei suoi promotori e della società Systems Editoriale: la stessa che negli anni ’80 ha aiutato molti italiani a scoprire l’informatica, e internet dieci anni dopo (www.systems.it).