La giungla tra Colombia e Panama si è trasformata in un’autostrada per i migranti di tutto il mondo.
Un tempo quasi impenetrabile, la giungla tra Colombia e Panama è diventata un’autostrada veloce, ma ancora insidiosa, per centinaia di migliaia di persone provenienti da tutto il mondo. Spinti dalla crisi economica, dalle repressioni politiche o dalla violenza, 506.000 migranti dalla Cina ad Haiti quest’anno hanno deciso di rischiare tre giorni di fango, fiumi impetuosi e banditi per raggiungere gli Stati Uniti. [The Yucatan Times]
Argentina: una furiosa tempesta a Bahía Blanca fa 13 morti.
12 dei 13 deceduti stavano partecipando ad un evento sportivo quando una struttura del Club Bahiense del Norte è crollata. Si contano inoltre 14 feriti e più di 300 evacuati. Le raffiche di vento hanno superato i 140 chilometri orari. [Página|12]
La CDU cerca di riconquistare gli elettori tedeschi inviando i richiedenti asilo in Ruanda.
Il partito di Scholz è favorevole all’invio di rifugiati in paesi terzi come il Ruanda per il tempo necessario all’istruzione delle loro domande. Anche l’Austria ha espresso interesse per un progetto analogo. [The Guardian]
Come Putin, Viktor Orbán si crede superiore alla legge. E il denaro continua a fluire.
La capitolazione dell’UE davanti al ricatto del primo ministro ungherese è un grave errore. Orbán cerca di rimodellare il blocco a propria immagine. [The Guardian]
A Hong Kong si apre il processo a carico di Jimmy Lai, editore del quotidiano soppresso Daily Apple.
Nel processo non è in gioco solo la sorte del magnate dei media e attivista per la democrazia, ma la stessa immagine di Hong Kong. [Bloomberg]
L’idrogeno verde sta rimescola le carte della geopolitica energetica globale.
In un mondo in ansia per la decarbonizzazione delle economie, parte la corsa a questa molecola prodotta dall’elettrolisi dell’acqua utilizzando energie rinnovabili. [Le Monde]
Quattro mesi dopo la morte dell’ex presidente Henri Konan Bédié, i rappresentanti del Partito Democratico della Costa d’Avorio (PDCI) si erano riuniti per eleggere un nuovo leader. [Le Monde]
In Niger, i militari al potere aspettano i soldi del petrolio.
Le sanzioni adottate dalla Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale dopo il colpo di stato contro il presidente Mohamed Bazoum complicano la vita quotidiana dei nigerini. Il bilancio nazionale è stato tagliato del 40%, in attesa della commercializzazione del petrolio nazionale che dovrebbe apportare al bilancio statale 13,6 miliardi di dollari, pari ad un quarto del PIL del paese. Il guaio è che la finalizzazione dell’oleodotto di 2.000 km costruito dalla China National Petroleum Corp, inaugurato a novembre, che dovrebbe trasportare 90.000 barili al giorno al porto di Sèmè, in Benin, è ritardata a causa della chiusura delle frontiere. [Le Monde]
A conclusione di rari colloqui, Cina e Corea del Nord si impegnano a rafforzare la cooperazione.
Un diplomatico nordcoreano, uno dei pochi funzionari di alto rango di Pyongyang a farlo dopo la pandemia di Covid-19, visita Pechino mentre la Cina lavora per rafforzare le sue relazioni nella regione. [South China Morning Post]
Israele aveva scoperto anni fa la macchina da soldi di Hamas. Nessuno l’ha spenta.
Nel 2018 i servizi di sicurezza israeliani avevano messo le mani su documenti segreti che illustravano l’intricato groviglio di società utilizzato da Hamas per finanziare le sue operazioni. I documenti sottratti dal computer di un alto funzionario di Hamas, documentavano come l’organizzazione terroristica controllasse società minerarie, di allevamento di polli e di costruzione di strade in Sudan, grattacieli gemelli negli Emirati Arabi Uniti, un promotore immobiliare in Algeria e una società immobiliare quotata alla Borsa turca: un grande fondo d’investimento con cui finanziare l’acquisto delle armi e la preparazione dell’attacco del 7 ottobre. Nessuno fece niente. [The New York Times]
Israele scopre il più grande sistema di tunnel di Hamas trovato finora a Gaza.
Lungo quattro chilometri e largo tre metri, secondo i militari, il tunnel era stato progettato per il passaggio di veicoli. Il tunnel termina all’interno del campo profughi di Jabalya. [Haaretz]
L’intelligenza artificiale consente a chiunque di creare mezzi di propaganda, producendo contenuti che è difficile distinguere dalle notizie vere. [The Washington Post]
Ecco cosa succede quando il “vento” del sole che normalmente investe la Terra e Marte scompare.
Il sole emette costantemente gas e particelle cariche di elettricità nello spazio a un milione di miglia all’ora. Il flusso, noto come vento solare, aiuta a respingere i raggi dannosi per la Terra e crea le aurore boreali. Un giorno dello scorso dicembre, il vento è scomparso. Immediatamente dopo, lo strato magnetico protettivo che circonda ogni pianeta si è espanso inaspettatamente. Le perturbazioni della magnetosfera marziana causate dai cambiamenti nel vento solare potrebbero aiutare a dipingere un quadro più completo di come il pianeta abbia perso la sua acqua miliardi di anni fa. [The Washington Post]
La comunità religiosa gesuita in Slovenia è stata sciolta a causa di abusi diffusi.
Il Vaticano ha deciso di chiudere la comunità religiosa femminile con sede in Slovenia fondata da un controverso artista ex gesuita accusato da alcune donne di abusi spirituali, psicologici e sessuali. La comunità avrà un anno di tempo per attuare lo scioglimento. [Associated Press]
Fonti egiziane affermano che Israele e Hamas sono aperti al cessate il fuoco.
Fonti della sicurezza egiziana affermano che Israele e Hamas sono pronti a un rinnovato cessate il fuoco e allo scambio di ostaggi contro detenuti, anche se permangono disaccordi sulle sue modalità. Egitto e Qatar, che in precedenza avevano negoziato un cessate il fuoco di una settimana e il rilascio degli ostaggi, hanno insistito per accelerare gli aiuti e l’apertura del valico di Kerem Shalom prima di qualsiasi negoziato. [Reuters]
Il valico di Kerem Shalom tra Israele e Gaza è stato aperto domenica ai camion degli aiuti umanitari. Il valico era stato chiuso dopo l’attacco del 7 ottobre da parte di Hamas e gli aiuti venivano consegnati esclusivamente attraverso il valico di Rafah tra Gaza e l’Egitto, che secondo. [Reuters]
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