L’adesione della Siria alla Lega Araba era stata sospesa nel 2011, dopo la sanguinosa repressione delle proteste di piazza che ha scatenato una sanguinosa guerra civile. [Haaretz]
Il disastro si è verificato due giorni dopo le inondazioni che hanno mietuto 131 vittime e distrutto migliaia di case nel vicino Ruanda. [Daily Monitor]
Il capo del gruppo paramilitare russo Wagner, Yevgeny Prigozhin, afferma di avere ricevuto la “promessa” di più munizioni dall’esercito russo, a seguito della sua minaccia pubblica senza precedenti di ritirarsi dalla città ucraina di Bakhmut per mancanza di munizioni. [The Moscow Times]
Religioso locale linciato per una presunta bestemmia durante un raduno politico pakistano.
Una folla inferocita ha linciato un religioso locale nel distretto di Mardan, nel nord-ovest del Pakistan, per quello che la gente del posto ha affermato essere un riferimento blasfemo durante una manifestazione politica del partito dell’ex primo ministro Imran Khan. Il religioso aveva definito un candidato politico “pio come il Profeta”. [Radio Free Europe/Radio Liberty]
Il primo ministro ad interim Eduard Heger (democratico) ha offerto le proprie dimissioni alla presidente Zuzana Čaputová dopo che questa ha bocciato due sue proposte per provare a risolvere l’ultima crisi di governo. All’inizio di questa settimana, il ministro dell’agricoltura, Samuel Vlčan ha dovuto dimettersi a causa di uno scandalo per una sovvenzione del ministero dell’ambiente all’azienda dello stesso Vlčan. Un altro membro del governo, il ministro degli esteri Rastislav Káčer, successivamente si è dimesso per protestare contro alcune affermazioni del premier. La presidente Zuzana Caputova nominerà un gabinetto apartitico per guidare il paese fino alle elezioni anticipate. Nuovo primo ministro sarà Ludovit Odor, vice governatore della Banca nazionale slovacca. [The Slovack Spectator]
Chiese cattoliche e case attaccate e date alle fiamme nello stato più violento dell’India. I vertici della chiesa indiana chiedono aiuto. I cristiani, quasi il 41 per cento della popolazione dello stato, sono coinvolti in una fiammata settaria che ha fatto almeno 12 vittime. [The Times of India]
Gli umani moderni hanno avuto bisogno di tre tentativi e 12.000 anni per colonizzare l’Europa.
L’Homo sapiens ha cacciato i neanderthal tra 54.000 e 42.000 anni fa, secondo una nuova controversa ricerca. [PLOS ONE]
“Troppa avidità”: sciopero di massa al giornale scientifico globale per le tariffe “non etiche”.
L’intero consiglio si dimette per le iniziative dell’editore accademico i cui margini di profitto superano persino Google e Amazon. Più di 40 eminenti scienziati si sono dimessi in massa dal comitato editoriale di una delle principali riviste scientifiche per protestare contro quella che descrivono come “l’avidità” del gigante editoriale Elsevier. [The Guardian]
L’Eritrea rimpatria forzatamente i civili coinvolti nei combattimenti in Sudan.
Oltre 3.500 rifugiati sarebbero stati deportati dalle autorità eritree oltre il confine nelle ultime settimane. [The Guardian]
Per screditare l’Ucraina, la Russia diffonde immagini di falsi raduni in varie città europee.
A Parigi, Bruxelles o L’Aia, circolano messaggi sulle reti sociali che mostrano false immagini di manifestazioni mai avvenute contro l’Ucraina o la NATO. Un’indagine de “Le Monde” ha appurato che sono partite dalla Russia. [Le Monde]
Tra Cina e Stati Uniti, il Vietnam sperimenta la “strategia del bambù”.
Hanoi vuole proseguire il suo riavvicinamento con gli Stati Uniti, essenziale per la sua economia globalizzata, ma senza urtare la Cina, che è per lei un modello politico oltre che un vicino minaccioso. Un esercizio che richiede di coniugare rigidità dottrinale e flessibilità strategica. [Le Monde]
Perché non sono andati a segno in Italia i piani della via della seta cinese?
Quando Roma ha aderito all’iniziativa infrastrutturale di Pechino, nel 2019, c’erano grandi speranze economiche. La mancanza di risultati e le tensioni all’interno dell’Unione Europea hanno vanificato tutti gli sforzi. [South China Morning Post]
Le inondazioni costringono migliaia di persone a lasciare le proprie case nella Cina orientale.
I meteorologi annunciano per i prossimi giorni piogge ancora più violente, tuoni e forti venti in tutta la Cina meridionale e orientale. Nello Jiangxi, oltre 300.000 persone sono state colpite dalle inondazioni che hanno sommerso villaggi, aree urbane e distrutto molti raccolti. [South China Morning Post]
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