Le truppe cinesi partecipano alle esercitazioni di Vostok con le controparti russe che continuano ad acquistare il suo materiale bellico. Alcuni analisti, tuttavia, ritengono che Pechino sia riluttante ad approfondire le relazioni militari con Mosca per non inimicarsi ulteriormente gli Stati Uniti. [South China Morning Post]
I canali di lava sotterranei offrono uno scudo naturale contro le radiazioni spaziali e le temperature estreme sulla luna. La base lunare “Laurel Tree” è già in fase di progettazione. [South China Morning Post]
Senza fornire prove, il Cremlino ripete le accuse secondo cui gli Stati Uniti gestiscano laboratori in Ucraina e altri imprecisati paesi. Questa settimana ha convocato una sessione investigativa a Ginevra. [The New York Times]
Il Cile vota su una nuova costituzione che, secondo alcuni, sarebbe la più avanzata del mondo.
I cileni si stanno recando alle urne per decidere su aborto, assistenza sanitaria universale, difesa della natura e un allargamento record dei diritti costituzionali. Leggi il testo della costituzione proposta. [The New York Times]
La conferma arriverà lunedì, quando verrà annunciato il conteggio dei voti delle elezioni interne tra gli iscritti al Partito conservatore, ma tutti i sondaggi dicono che il prossimo primo ministro della Gran Bretagna sarà Liz Truss, il cui viaggio politico è iniziato a sinistra (“Abbasso la monarchia!” gridava allora), solo per approdare a destra, come intransigente sostenitrice della brexit con la quale si è attribuita da sola il ruolo di “lady di ferro” che fu di Margaret Thatcher. Camaleonte o banderuola? Prima di diventare una convinta paladina della brexit, Truss ha lottato affinché la Gran Bretagna rimanesse nell’Unione Europea. I suoi sostenitori affermano che ha accettato l’esito del referendum del 2016 e ne ha fatto proprio il programma. Altri propendono per la tesi della banderuola, mettendo la propria carriera davanti a tutto. [The Washington Post]
La probabile nuova premier inglese attacca il “criterio della ridistribuzione” dopo che le è stato spiegato che il taglio dell’assicurazione nazionale aiuterà i ricchi 250 volte di più dei più poveri. [The Guardian]
L’Agenzia di difesa psicologica svedese teme “qualcosa di eccezionale” in vista delle elezioni dell’11 settembre. Dopo un periodo turbolento per la politica svedese, aperto dalle le dimissioni di Stefan Löfven da primo ministro, proseguito con l’ascesa di Magdalena Andersson, prima leader donna del paese, e le minacce di Vladimir Putin, gli ultimi sondaggi indicano un testa a testa, a conclusione di una campagna altamente carica con una forte accento sull’immigrazione. In quello che sarebbe segnare uno spostamento sismico a destra, il movimento populista di destra con radici neonaziste, Democratici svedesi, potrebbe affermarsi come secondo maggiore partito del paese. [The Guardian]
Il governo di Gibilterra prepara un’indagine pubblica su un presunto scandalo di tre anni fa.
Si ritiene che le dimissioni anticipate di un commissario di polizia fossero state forzate per coprire un caso di corruzione relativo ad un contratto di oltre 60 milioni di euro per servizi di sicurezza. [The Guardian]
I politici del Quebec temono un crescente clima di violenza politica.
Ad ogni elezione aumenta la violenza e le minacce. Le reti sociali hanno svolto un ruolo importante in questo incremento, ma anche negli anni ’80 “le minacce piovevano ogni giorno”. Il sistema di sicurezza per i candidati alle elezioni del 3 ottobre è stato notevolmente rafforzato. [Radio-Canada]
A corto di braccia, l’Australia riapre le frontiere.
A fronte d’una carenza di manodopera senza precedenti, il governo laburista aumenterà la quota di immigrazione qualificata del 22% per accogliere 195.000 stranieri all’anno. Un record storico. [Le Monde]
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