Colpi di stato, pronunce giudiziarie e proteste di piazza: la democrazia tailandese vive un altro momento febbrile. Dopo la pronuncia della Corte costituzionale che ha sospeso il primo ministro Prayut Chan-o-cha per avere superato il limite dei otto anni. L’interim viene assicurato dal vice primo ministro, Prawit Wongsuwan, 77 anni, ex capo dell’esercito e stretto alleato di Prayuth. I sostenitori di Prayuth sostengono che nel suo caso il limite dei due mandati non è applicabile in quanto la riforma costituzionale è stata introdotta nel 2019, e non può essere applicata retroattivamente; infatti, la sua prima nomina a primo ministro risale al 24 agosto 2014, tre mesi dopo il colpo di Stato militare dallo stesso condotto contro il governo di Niwatthamrong Boonsongpaisan. [Bangkok Post]
L’Angola a un bivio, mentre il paese sceglie il prossimo presidente.
Sette candidati d’opposizione contendono la nomina all’attuale presidente João Lourenço. Ex colonia portoghese, l’Angola è il secondo più grande paese petrolifero dell’Africa. [CNN]
Il ministro delle risorse afferma che l’esplorazione è “centrale per supplire alle future mancanze di gas “. [ABC]
Le elezioni in Kenya accendono i riflettori su una nuova generazione di donne in politica.
Il numero delle donne elette al parlamento è passato da 23 a 30. Ad esse si aggiungono sette governatrici, contro le tre del 2017, e tre senatrici come nel 2017. La costituzione keniota richiede che almeno un terzo degli eletti al parlamento siano donne, ma questa regola non è stata mai pienamente rispettata. [The Guardian]
In India, il Brahmaputra sta gradualmente inghiottendo un’isola di 200.000 abitanti.
Se volete visitare Majuli, l’isola fluviale più grande del mondo, dovete affrettarvi perché prima del 2030, sarà inghiottita dal Brahmaputra, il tempestoso fiume sacro degli indù che nasce in Tibet e va a gettarsi nel Golfo del Bengala dopo aver attraversato l’India e Bangladesh. In un secolo, l’isola, abitata da 200.000 persone, ha perso più della metà della sua superficie e 70 villaggi sono stati cancellati dalle mappe. [Le Monde]
Con cinque cacciatorpediniere di tipo 052D, presumibilmente in costruzione presso il cantiere navale di Dalian, Pechino avrebbe riavviato la produzione di massa di questo tipo di nave da guerra, forse con l’obiettivo di dotarsi “della più grande marina del mondo”, un’ipotesi che gli analisti cinesi respingono decisamente. [Global Times]
Pechino dice ai nuovi leader cattolici di “respingere le infiltrazioni straniere”.
L’autorevole consigliere politico Wang Yang ha incontrato i nuovi leader di due organizzazioni religiose sponsorizzate dallo stato , esortandoli a proseguire nella “sinizzazione” e a promuovere un clero politicamente affidabile in modo che il controllo rimanga nelle mani dei patrioti. [South China Morning Post]
Yevgeny Roizman, è stato tratto in arresto nell’ambito di un procedimento penale per “discredito dell’esercito”. Rischia fino a cinque anni di carcere. [euronews.]
Una nuova ricerca ipotizza eventi drammatici che avrebbero avuto luogo nell’eemiano, il periodo interglaciale più grande e caldo di tutta l’ultima (e corrente) era glaciale, che va da 130 000 a 110 000 anni fa circa. Alcuni esperti, tuttavia, affermano che non c’è motivo di preoccuparsi. [PNAS]
La siccità costringe gli allevatori del Texas a macellare quante più mucche possibile.
Da metà luglio, più del 93% del Texas è in piena siccità, secondo lo United States Drought Monitor. [Reuters]
I banchieri centrali di tutto il mondo volano verso Jackson Hole, nel Wyoming, ma non per sciare.
In gran parte del mondo la crescita dei prezzi più rapida dall’inizio degli anni ’80 alimenta i timori di un bis del fenomeno della spirale salari-prezzi di quegli anni, con tassi di interesse a due cifre e dolorose recessioni per ripristinare la stabilità dei prezzi. Mentre i principali responsabili politici si riuniscono per la conferenza annuale sulla politica monetaria della Kansas City Federal Reserve a Jackson Hole, la banca centrale statunitense sembra poter gestire un “atterraggio morbido” per la propria economia, ma le prospettive per l’Europa sono molto più preoccupanti. [Reuters]
Il patriarca Kirill non incontrerà il Papa in Kazakistan.
Il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill non si recherà in Kazakistan per il VII Congresso dei leader delle religioni mondiali e tradizionali del 14-15 settembre. Di conseguenza non incontrerà papa Francesco come si pensava. [Ria-Novosti]
Leggi le ultime notizie dalle principali agenzie giornalistiche del mondo