Covid: cos’è la variante Omicron XE ibrida? Ce ne dovremmo preoccupare?
I ricercatori hanno rilevato una serie di sottospecie ricombinanti. Una di queste appare ancora più trasmissibile rispetto all’Omicron originale. (South China Morning Post)
Sri Lanka: decine di arresti seguono le proteste per il peggioramento dell’economia.
La polizia ha anche imposto un breve coprifuoco dopo essersi scontrata con i manifestanti che cercavano di assaltare la casa del presidente Gotabaya Rajapaksa. (Al Jazeera)
Crisi economica dello Sri Lanka: l’onnipotente clan dei Rajapaksa è sotto tiro.
La rabbia popolare per l’aggravarsi della crisi si focalizza sul clan che da decenni domina la politica dell’isola, tra polemiche e corruzione. (Al Jazeera)
I ponti viventi dell’India, costituiti da intrecci di radici di alberi “persuase” e allungarsi a forma di ponti sospesi sui fiumi, la cui creazione può richiedere decenni, sono candidati allo status di patrimonio mondiale dell’umanità. Lo stato montuoso di Meghalaya, nel nord-est dell’India, conta più di 100 di queste strutture uniche, create da una combinazione di natura e ingegno umano, in 70 villaggi. (The Times of India)
Un battaglione bielorusso combatte in Ucraina “per la libertà di entrambi i paesi”.
Circa 200 volontari lottano in prima linea, anche a Irpin, alla periferia di Kiev, dove le forze ucraine hanno recentemente ripreso il controllo. (The Washington Post)
Soldati russi, demoralizzati e a corto di armi avrebbero rifiutato di obbedire agli ordini, sabotato il proprio equipaggiamento e abbattuto uno dei propri aerei, mentre la guerra entra nel suo secondo mese. (The Washington Post)
La resistenza bielorussa si mobilita per l’Ucraina.
Sabotaggi ferroviari, raccolta fondi, battaglioni militari: gli oppositori del regime di Alexander Lukashenko si schierano con gli ucraini contro i russi. Tutto è iniziato col sabotaggio ferroviario, iniziato pochi giorni dopo l’inizio dell’invasione. Il primo attacco, condotto solo con mezzi informatici, ha preso di mira la rete interna della compagnia ferroviaria nazionale. L’attacco è stato compiuto dai “ciberpartigiani”, un gruppo composto dagli stessi informatici che dal 2020 si infiltrano nei siti del regime bielorusso, pubblicando valanghe di dati tra cui le informazioni sui conti personali degli alti esponenti del regime. (Le Monde)
In Serbia, il presidente filorusso dovrebbe vincere facilmente le elezioni di domenica.
Aleksandar Vucic, che ha stretti legami con la Russia e ha rifiutato di imporre sanzioni contro Mosca per l’invasione dell’Ucraina, dovrebbe vincere un altro mandato quinquennale. I sondaggi, tuttavia, indicano una battaglia serrata per il controllo della capitale, Belgrado. La sua perdita per il partito di Vucic potrebbe indebolire il suo governo sempre più autocratico. (Associated Press)
In Ungheria, Viktor Orbán va al voto con nuove regole ritagliate su misura.
Il tre aprile l’Ungheria rinnova l’Assemblea nazionale, contestualmente ad un referendum sull’educazione sessuale dei minori, l’omosessualità e l’identità di genere. Oltre a questa non casuale contestualità, Orbán ha legalizzato la pratica del “turismo elettorale”, precedentemente vietato, consentendo agli attivisti di registrarsi in massa nelle circoscrizioni uninominali in bilico. Ha anche regolamentato il voto postale, consentito agli ungheresi etnici dei paesi vicini, come Romania e Serbia, che Orbán corteggia da anni, ma non ai suoi concittadini residenti in Gran Bretagna che invece devono recarsi di persona a Londra o Manchester per votare. C’è poi il sistema di attribuzione dei seggi. Il paese è diviso in 106 distretti uninominali. Ma gi altri 93 seggi vengono assegnati ai partiti politici secondo una formula che attribuisce un generosissimo premio a chi conquista più circoscrizioni. Orbán, infine, controlla strettamente la televisione di stato, mentre le emittenti private fanno capo a suoi sostenitori. Solo mercoledì mattina presto, meno di tre settimane prima delle elezioni, il leader del partito di opposizione, Marki-Zay, ha avuto la sua prima e unica apparizione sulla più grande stazione televisiva pubblica ungherese. (The New York Times)
I prigionieri politici della giunta birmana dopo il colpo di stato sono già 10.000.
Per lo più sono detenuti in condizioni deplorevoli e rischiano una condanna certa. The New York Times)
I passaporti statunitensi avranno l’opzione di genere “X”.
A partire dall’11 aprile, gli Stati Uniti consentiranno di scegliere la definizione di genere X sui passaporti. (Al Día)
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